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Caprarola è un borgo della Tuscia viterbese di 5357 abitanti,adagiato su uno sperone di tufo sul versante sud-orientale dei Monti Cimini, immerso nell'antico territorio etrusco .... Caprarola è una delle più importanti località di produzione europea della nocciola ed è nota per questo come come Città della Nocciola. E' inoltre attraversato dalla Via Francigena, che è certamente il più celebre e antico dei grandi cammini che dal nord della regione raggiunge Roma, attraversando magnifici paesaggi, antichi borghi e aree naturali protette, dalla Tuscia al cuore della cristianità.
Questo borgo medioevale vanta un bellissimo Centro Storico, sviluppato lungo la “Via Diritta”, che culmina nel grande piazzale dominato dal maestoso Palazzo Farnese. Questa residenza cinquecentesca è la più rappresentativa di Caprarola, sia in termini di ricchezza che di potere. Durante il Medioevo, infatti, il paese fu conteso da diverse famiglie feudatarie e raggiunse il suo massimo splendore nel 1500, quando la famiglia Farnese estese significativamente il proprio dominio costruendo sontuose ville e castelli. Palazzo Farnese è uno dei migliori esempi di dimora di epoca manierista. La sua edificazione fu avviata da Antonio da Sangallo su incarico del futuro Papa Paolo III e successivamente, per volere del nipote Alessandro Farnese, fu sapientemente trasformato da fortezza a fastosa reggia di rappresentanza sotto la direzione del prestigioso architetto Jacopo Barozzi da Vignola. Il Palazzo fu protagonista di una stravagante storia durante gli anni della prima guerra mondiale, quando tutti i caprolatti avevano sulla bocca “l’Americana”, la Signora Florence Baldwin. Questa donna americana fondò la Farnese Relief Fund e fece arrivare dagli Stati Uniti diverse macchine da cucire nei saloni del Palazzo, dove iniziarono a lavorare le tante donne del paese che erano rimaste senza sostegni dopo le partenze dei mariti per il fronte. Tra il 1941 e il 1942, il Palazzo venne acquisito interamente dallo Stato, e dal 1948 al 1955 fu scelto come residenza estiva dal Presidente della Repubblica Italiana Luigi Einaudi. Dal 2015 è in consegna al Polo Museale del Lazio, l’ufficio del MIBACT incaricato di gestire quarantasei tra musei e luoghi di cultura della regione.
Il territorio ricade nella splendida area protetta della Riserva Naturaledel Lago di Vico. Con un'estensione di 4.109 ettari, l'area comprende la cinta montuosa circostante, di origine vulcanica, e l'intero bacino di uno dei laghi più belli del Lazio e dell'Italia centrale: il Lago di Vico. Questa area è ritenuta di notevole interesse geologico poiché custodisce, all'interno delle rocce minerali, le tracce del passato tumultuoso che ha portato alla formazione del territorio; si tratta di cristalli dalle infinite sfumature di colore, alcuni dei quali scoperti proprio qui per la prima volta. Il paesaggio è unico in ogni stagione, con i mutevoli colori della palude e delle varie essenze arboree presenti, come il faggio, l'acero, le querce, i noccioleti e castagneti da frutto. Particolarmente suggestive sono le faggete di Monte Venere e Monte Fogliano, dove si possono ammirare esemplari pluricentenari con tronchi giganteschi. La biodiversità della fauna è caratterizzata da molteplici specie di pesci, piccoli e grandi mammiferi, rapaci notturni e diurni, ma soprattutto da uccelli acquatici. Tra questi ultimi, da sempre simbolo della Riserva è lo Svasso Maggiore, definito da alcuni studiosi “il grande seduttore” per via delle parate nuziali ritenute uno degli spettacoli più sorprendenti a cui si possa assistere in natura.
Caprarola è famosa per essere considerata la Città della Nocciola, celebrata ogni anno tra la fine di Agosto e gli inizi di Settembre durante la storicaSagra della Nocciola. Appuntamento imperdibile per gli abitanti e per le migliaia di turisti che ogni anno si riversano nel borgo per assistere all'evento, la Sagra celebra il prodotto tipico per eccellenza di Caprarola, che gli ha portato ricchezza in passato ed è ancora oggi la risorsa principale della sua economia. Non aspettatevi, però, la classica sagra, bensì una vera e propria festa in stile carnevale di Rio, caratterizzata da una folkloristica sfilata di carri a tema, con balletti e coreografie che vedono protagoniste le ragazze del posto. Una manifestazione che richiede mesi di preparazione sia da parte degli artigiani per la realizzazione dei carri che da parte delle ragazze che provano balletti e costumi. Oltre ai numerosi spettacoli, numerose degustazioni di nocciole e dolci tipici realizzati con questo prodotto DOP.
Il borgo di Caprarola è questo e molto altro ancora...
Curiosità
La presenza di prestigiosi Premi Oscar e artisti di fama internazionale degli ultimi anni, hanno fatto di Caprarola l’ideale candidata al titolo di “Città della Musica”.
Sin dall’Alto Medioevo, la celebre Via FrancigenaversoRoma - una delle città più sacre della cristianità occidentale, sede del soglio papale e luogo dove riposavano le spoglie dei santi Pietro e Paolo - costituiva assieme al Cammino di Santiago de Compostela e alla visita a Gerusalemme, una delle tre “peregrinationes maiores”, ovvero uno dei tre più importanti pellegrinaggi devozionali per i cristiani di ogni parte d’Europa.
Nel 1995, il Principe Carlo d'Inghilterra arrivò in visita a Caprarola, spinto dal suo grande interesse per le opere ed i progetti di conservazione dei più antichi ed importanti centri storici d'Italia. A Caprarola, infatti, è sorta una "Scuola di Architettura del Principe di Galles", con l'intento di studiare ed osservare tutti gli impianti urbanistici ed i mutamenti avvenuti nei secoli nel piccolo paese e di ipotizzare soluzioni per il recupero del centro storico. Durante la visita, Carlo d'Inghilterra assistì ad un concerto nei giardini della Casina del piacere di Palazzo Farnese.
Secondo una leggenda Ercole, in segno di sfida verso le popolazioni locali, conficcò con forza la sua mazza nel terreno nel punto dove oggi è situato il Pozzo del Diavolo. Nessuno riusciva ad estrarre la mazza, finchè Ercole, estraendola, fece sgorgare un enorme flusso d’acqua dal terreno che riempì la valle, generando l’attuale Lago di Vico.
Citazioni famose
“La Costituzione non parla di consultazioni: si affida al criterio del capo dello Stato. E il mio criterio mi dice che in questo momento quello che è necessario è un governo”. Cit. Presidente della Repubblica Luigi Einaudi durante un Discorso presso la Casina di Vignola di Palazzo Farnese a Caprarola, 1953.
"D'altronde, quando i giardini vengono realizzati da Giacomo del Duca, il genere della favola pastorale continua ancora a riscuotere grande successo presso gli ambienti di corte: stanno, anzi, per vedere la luce le opere di maggior successo. Lo scenario caprolatto è, evidentemente, particolarmente propizio a fornire la giusta ispirazione, visto che varie composizioni vengono ambientate proprio nel paradiso farnesiano". Cit. Francesca Romana Liserre in Grotte e ninfei nel '500. Il modello dei giardini di Caprarola, 1972.
Apparizioni cinametografiche
Lo sceneggiato televisivo "Le avventure di Pinocchio" (1972) di Luigi Comencini fu ambientato tra Farnese e Caprarola.
Alberto Sordi fu protagonista de “L’Avaro”(1989) di Tonino Cervi, registrato per la maggior parte nel Palazzo Farnese di Caprarola.
Lo stesso Palazzo Farnese è stato scelto anche da Marco Bellocchio per “La condanna” (1991) e dal regista Guy Ritchie, ex marito di Madonna, come location per il suo “Operazione U.N.C.L.E.”(2015).
La Casina del Piacere di Palazzo Farnese è stata protagonista di “Sogno di una notte di mezza estate”, adattamento cinematografico di fine anni Novanta dell'omonima commedia teatrale di William Shakespeare, diretto da Michael Hoffman.
Nella seconda e terza serie della fiction “I Borgia” (2011-2014),le location scelte sono state le stanze e i giardini di Palazzo Farnese a Caprarola.
Cenni Storici Il borgo medioevale di Caprarola, situato tra le strade consolari Cassia e Flaminia, è immerso nell'antico territorio etrusco ma affonda le sue radici solo intorno all'anno 1000 a causa delle montagne Cimini, anticamente chiamate selva Cimina, che erano considerate un territorio impervio e impenetrabile.
Durante il Medioevo il paese fu conteso da diverse famiglie feudatarie. Nel 1275 era sotto gli Orsini, prima che il potere passasse in breve tempo ai Prefetti di Vico. Dal 1370, iniziò una lotta per il controllo di queste aree tra i Prefetti di Vico e i Conti di Anguillara. Nel 1435 cadde sotto la giurisdizione della Santa Sede. Nel 1440, il feudo fu acquistato dal conte Everso Anguillara che rimase fino al 1465, anno in cui il papa Paolo II confiscò tutti i beni della famiglia. Sul finire del 1400, Caprarola fu affidata al vicariato di Riario Della Rovere ed iniziò di nuovo a prosperare e a popolarsi. Nel XVI secolo Caprarola conobbe il suo periodo di maggior splendore, sotto la famiglia Farnese che estese significativamente il proprio dominio costruendo sontuose ville e castelli. Tra questi, la residenza più rappresentativa costruita fu il Palazzo Farnese.
L’edificazione di questa maestosa residenza cinquecentesca fu avviata nel Cinquecento da Antonio da Sangallo, il quale aveva ricevuto l’incarico di costruire una fortezza dal futuro Papa Paolo III. Successivamente, per volere del nipote Alessandro Farnese, fu sapientemente trasformata in una fastosa reggia di rappresentanza sotto la direzione del prestigiosissimo architetto Jacopo Barozzi da Vignola.
Il Vignola partecipò attivamente, fra il 1569 e il 1573 (anno della sua morte) al fervore costruttivo del periodo, con progetti per edifici pubblici e privati.
A Caprarola operarono nel Cinquecento anche Giacomo Del Duca ed il meno noto Giovanni Antonio Garzoni. All'inizio del secolo successivo, anche Girolamo Rainaldi e Francesco Peperelli. La loro azione diretta e l'influenza che esercitarono sulle maestranze locali conferirono al centro storico della cittadina laziale l'impronta tardo-cinquecentesca e pre-barocca che in gran parte ancora conserva.