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BENVENUTO A CITTA' SANT'ANGELO, IL BORGO TRA MARE E MONTAGNA!
Città Sant'Angelo è un borgo abruzzese di circa di quasi 15.000 abitanti, che sorge su di una collina a 317 m s.l.m. Questo territorio prettamente collinare, culmina in un lembo di terra bagnato dal Mare Adriatico. Il borgo è iscritto al club de I Borghi più Belli d'Italia....
Città Sant'Angelo vanta un ricco patrimonio di edifici religiosi, primo su tutti la splendida Collegiata di San Michele Arcangelo, ritenuta uno dei monumenti più importanti dell'architettura abruzzese. Costruita prima dell'anno 1000 d.c., e ricostruita nella prima metà del 1300, si fa notare per il suo imponente campanile alto 48 metri, che rispecchia quello del Duomo di Atri (TE) situato nella collina a nord. Al suo interno conserva numerosi tesori, tra i quali la quattrocentesca tomba del Vescovo angolano Amico di Buonamicizia, della Diocesi di Atri-Penne, che cercò a lungo di spostare la sede vescovile a Città Sant'Angelo. A partire dal 1300, infatti, Città Sant'Angelo visse un periodo di splendore tale da divenire una delle tre città principali della diocesi Atri-Penne, insieme alle due sedi vescovili.
Percorrendo il corso principale del borgo, incontrerete la Chiesa di San Francesco d'Assisi, che sorge all'interno di un complesso conventuale oggi occupato perlopiù dagli uffici del Comune. Costruita nel 1300 d.c., nel corso dei secoli ha subìto diversi danni, in particolare durante i terremoti del 1706 e del 1730. Ricostruita in stile barocco, presenta al suo interno una meravigliosa pavimentazione in mosaico con motivi floreali, dalle diverse forme e colori. Da ammirare inoltre le tele che raffigurano la Madonna del Rosario e San Domenico, realizzate dal pittore angolano Paolo De Cecco, genio artistico poliedrico attivo tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo.
Sotto il Giardino Comunale, potrete addentrarvi mediante un cunicolo nel cosiddetto Cisternone, un'antica cisterna a mattoni, con volte a botte e a crociera, collaudata nel 1894 dopo 8 lunghi e complessi anni di lavoro. Questa suggestiva struttura doveva soddisfare i bisogni del borgo di alimentare tutte le fontane pubbliche, dal momento che all'epoca l'acqua non arrivava in tutte le case. Oggi viene impiegato per raccogliere le acqua piovane e irrigare i Giardini Pubblici sovrastanti.
Città Sant'Angelo è questo e molto altro ancora...
Curiosità
Il borgo di Città Sant'Angelo è stato classificato dalla famosa rivista statunitense di economia e finanza Forbes, come uno dei 10 migliori posti in cui vivere al mondo.
Il Premio Nobel della Letteratura, Luigi Pirandello, ha soggiornato a Città Sant'Angelo nell'estate del 1906, poichè era stato nominato Presidente di Commissione d'esame di stato, nell'Istituto Bertrando Spaventa. Il suo soggiorno è raccontato nella novella "Notte" presente nel primo volume della raccolta "Novelle per un anno".
Città Sant’Angelo è gemellata con Nicolosi, una cittadina siciliana ritenuta "La porta dell’Etna". Qui si scia guardando il mare, proprio come nella vicina stazione sciistica di Città Sant’Angelo, Passo Lanciano. Ogni anno, nel periodo estivo, le due cittadine organizzano la rinomata manifestazione "Dall’Etna al Gran Sasso", dove si possono degustare i prodotti tipici della gastronomia siciliana ed abruzzese.
La posizione privilegiata del borgo, fa sì che sia possibile assaporare un'ottima cucina di terra e di mare.
Uno dei prodotti d'eccellenza dell'enogastronomia abruzzese, il Montepulciano d'Abruzzo, è prodotto proprio nel borgo di Città Sant'Angelo.
Durante la seconda guerra mondiale, ospitò un campo di concentramento per confinati perlopiù di nazionalità jogoslava. La popolazione angolana dimostrò grande spirito di solidarietà, accogliendo nelle proprie case gli sfollati, gli ex internati e in generale i bisognosi di aiuto, scatenando le ritorsioni delle truppe nazifasciste che bombardarono il borgo, causando numerose vittime. Nel 2012 ottenne la Medaglia d'argento al Merito Civile dalla Repubblica Italiana.
Città Sant'Angelo compare nella meravigliosa opera di Serafino Razzi, "Viaggi Adriatici". Il frate scrittore, nel suo cammino verso Penne, passa per il Comune angolano.
Citazioni famose
A Città Sant’Angelo, vinto e accecato dal bisogno cocente e smanioso d’un affetto che gli riempisse il vuoto in cui si vedeva sperduto, aveva commesso la follia di prender moglie; e s’era inchiodato lì, per sempre. Cit. Luigi Pirandello, Novelle per un anno, Notte, 1922.
Cenni Storici Sebbene le origini di Città Sant'Angelo siano incerte, si ipotizza che i primi ad insediarsi sul colle furono i Vestini e i Romani, grazie ai copiosi ritrovamenti archeologici tra la foce del Piomba e quella del Saline, e ai piccoli aggregati urbani in corrispondenza della zona Marina di Città Sant'Angelo.
Nel periodo romano, la città di Angulum, da cui deriva il nome degli abitanti "angolani", venne nominata da Plinio il Vecchio nella sua descrizione delle terre vestine nel libro Naturalis Historia (libro II 12.106).
L'abitato vestino-romano si trovava nel Colle di Sale, e fu presumibilmente distrutto nell'alto Medioevo. Furono i Longobardi a ricostruirlo lì dove oggi si trova, e a testimonianza di ciò vi è il culto dell'Angelo, presente sia nel toponimo che nello stemma comunale.
Tuttavia, il primo documento ufficiale in cui il borgo viene citato come "Civita S. Angeli" è datato 875, e si tratta di una concessione dell'imperatore Ludovico II quale privilegio al Monastero di Casauria.
Città guelfa schierata dalla parte di Papa Gregorio IX nella lotta contro il Sacro Romano Impero, fu per questo distrutta nel 1239 da Boemondo Pissone o Pissonus, giustiziere di Federico II. L'Imperatore svevo concesse però ai superstiti di ricostruire l'abitato in tre casali, cosa che avvenne in tre diversi momenti storici e derminò l'attuale impianto "a fuso".
Città Sant'Angelo visse un periodo di splendore tra 1300 e 1700.
Nella prima metà del 1300, arrivarono i monaci che ampliarono le chiese esistenti e costruirono dei monasteri. Città Sant'Angelo divenne una delle tre città principali della diocesi Penne-Atri, insieme alle due sedi vescovili. con cui fu spesso in rivalità in particolar modo per il controllo del porto, al confine tra le attuali Silvi Marina e Pineto, in provincia di Teramo.
Nel 1500 fu marchesato della famiglia Castriota, seguita poi dai conti di Celano de Piccolomini, che successivamente la cedettero ai Pinelli. Nel 1699 Lucrezia Camerlengo compra il marchesato dai Pinelli, per conto del figlio Francesco Figliola che lo trasformò in ducato.
Col Trattato di Aquisgrana (1748) la città passò definitivamente sotto il Regno di Napoli, e vi restò fino all'Unità d'Italia nel 1861.
Nel 1932, l'attuale zona di Marina di Città Sant'Angelo divenne parte di Città Sant'Angelo, distaccandosi da Atri.