Il
Tempio di Diana sorgeva un tempo all'interno del bosco, affacciato sul Lago di Nemi nel quale si specchiava; da qui, il nome col quale veniva comunemente chiamato: "lo Specchio di Diana".
Questo luogo di culto in cui si venerava la dea Diana, protettrice della caccia e della pesca nonché patrona dei parti e divinità degli inferi, rappresentava
un santuario federale dove avvenivano le alleanze (così come nel tempio di Giove sul Monte Albano).
Del
gigantesco complesso di 45.000 mq, che un tempo includeva anche due portici di colonne doriche, le stanze per i sacerdoti e quelle per i pellegrini, le celle dei doni, i bagni idroterapici ed un teatro, sono stati riportati alla luce soltanto alcuni resti.
Gli scavi archeologici iniziarono nel Seicento e le decorazioni dell'antico Tempio rinvenute furono in parte trasferite in vari musei d'Europa e in parte custodite presso il
Museo delle Navi Romane di Nemi.
Curiosità
- L'Azienda Agricola "Il Giardino di Diana", situata all'interno dell'area archeologica, organizza visite guidate.