Casa San Tommaso, più propriamente nota come "Collegio dei Padri Domenicani", oggi è un'accogliente casa-albergo, che in passato ha ospitato il seminario domenicano, fu sede di scuola superiore con internato e, successivamente, divenne casa di ospitalità per gruppi ecclesiali.
La Chiesetta dall'aspetto semplice, era caratterizzata da un'unica navata, con un solo altare, sul quale si trovava la statua di San Nicola.
La chiesa venne ad un certo punto donata dal Vescovo Mons. Salvatore Russo ai Frati Domenicani. Il nuovo progetto per la ristrutturazione della Chiesa, fu sostenuto economicamente anche dalle famiglie linguaglossesi e siciliane, infatti ne troviamo testimonianza dai loro nomi incisi sui vetri artistici, che decorano le finestre della Chiesa.
Sull'altare centrale della cappella vi è una grande pala d’altare, la "Madonna del Rosario con San Domenico e Santa Caterina da Siena", opera del famoso pittore napoletano, Sebastiano Conca. Il fascino di questa tela è grande e conquista. La pala, così come l'altare barocco ad intarsio in stile comasco, proviene da una Chiesa di Catania. È stata portata quindi in questo edificio dai padri domenicani, a dimostrazione dell'importanza che essi diedero a questo edificio. Notevoli, inoltre, sono le opere che si conservano al suo interno.
Dal marzo 2015 la struttura è stata affidata dalla Provincia Domenicana di Sicilia alla confraternita Sant'Egidio Abate, che si propone di riportarla alla precedente notorietà e al servizio della società. La Cooperativa San Tommaso ha totalmente ristrutturato la struttura, rendendola funzionale come Hotel. Attualmente conta 80 stanze, tutte con bagno in camera; inoltre, è presente un auditorium per 180 persone e varie aule studio e sale riunioni, idonee per convegni e incontri culturali. Al suo interno vi è anche un ristorante con una capacità di accoglienza di 300 persone, fiore all'occhiello della struttura che si adatta perfettamente anche ad accogliere banchetti matrimoniali o di altro genere per condividere momenti importanti della vostra vita in un ambiente unico.
Curiosità
- Anticamente, il terreno tutto intorno alla Chiesa era utilizzato come primo cimitero, anche se non ne aveva le caratteristiche proprie in quanto si trattava di fosse comuni.
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Per la festa del Santo, il 6 dicembre, si distribuivano ogni anno 12 vestiti per i bambini poveri e del pane benedetto a tutti i fedeli; il 9 maggio, giorno in cui i marinai baresi portarono il corpo del Santo da Myra, dove era nato, avveniva la benedizione dei raccolti.
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Davvero particolare e curato fu il progetto architettonico che ha investito l'intero quartiere: fanno parte, infatti, dell'architettura anche il Viale Tommaso Fazello e la Piazza Ambrogio Gullo che, insieme al piazzale, raffigurano un calice in cui si immerge l'ostia rappresentata dal monumentale colonnato.
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Proprio accanto alla Chiesa, si trovava in posizione sopraelevata un terrazzo a semicerchio, con un sedile lungo tutto il parapetto, detto il "Belvedere", perché da lì si poteva ammirare un magnifico panorama, che spaziava fino al mare di Cottone e nella calura estiva era meta di molte passeggiate.
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Tutto il grande spiazzo attorno alla chiesa veniva usato durante la raccolta del grano come luogo per la trebbiatura e dove si separava il seme dalla pula.
Indicazioni
LINGUAGLOSSA (CT)
Durata media: 1.5 ore, mezza giornata
