Le verdi campagne rivesi sono ricche di Cascine, per lo più in disuso, che testimoniano la tradizione risicola di questo borgo immerso nella "bassa" piemontese.
Oltre alle cascine, nelle campagne è possibile scorgere dei "casot", bassi fabbricati a pianta quadrata, utilizzati per il ricovero degli attrezzi, quando la campagna veniva coltivata senza l'ausilio di macchinari. Tra i casot del territorio, uno è particolarmente ricordato, il
Casot di Sasin che, secondo la leggenda, fu il
rifugio del Biondin, ultimo brigante fra la Lomellina, il Biellese e il Vercellese, di cui la memoria popolare conserva il ricordo.
Era noto per la sua galanteria con le donne, cosa che lo avrebbe protetto per diversi anni.
Curiosità
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Il cosiddetto "Biondin", si chiamava Francesco Demichelis ed era nato nel Monferrato nel 1871. Si narra che fosse bello, elegante, appassionato di ballo ed amante delle feste di paese e di quelle nelle cascine dopo il raccolto.
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Esiste un vino bianco, dedicato al brigante, chiamato "Biondin", ottenuto con uve bianche autoctone provenienti dalla collina morenica della Serra, portate in passitaia a Montecavallo per riposare fino a Natale. Questo vino, dal colore giallo oro, presenta un profumo dalle dolci note di miele che precedono quelle agrumate, in un armonico intreccio tra freschezza e dolcezza, che termina con spiccate note di vaniglia e frutta candita.