L’attuale
Castello Baronale è una riedificazione parziale di quello feudale e avvenne in più tappe, probabilmente tra il 1339 e il 1528.
Tracce delle antiche mura si possono notare ancora oggi a sud, lungo la strada che porta alla grotta di San Michele Arcangelo. Altre testimonianze dell’impianto originario giunte a noi sono: la torre angolare, le caditoie, i locali sotterranei. I contrafforti visibili, sono frutto di interventi conseguenti a danni di antichi terremoti, e risalgono al XVII/XVIII secolo.
Il castello feudale era stato costruito sulla cima di un piccolo promontorio, cinto da mura molto larghe e massicce, intermezzate da imponenti torri di guardia, e circondato da un fossato.
Vi si accedeva da quattro porte in direzione dei quattro punti cardinali; a mezzogiorno vi era la porta “S. Bernardino”, dal nome di una vicina chiesetta ora malamente riconvertita; a nord vi era la porta “Ortale”; altre due erano all'estremità inferiore “Pescatura”, cioè verso la via che porta al fiume e a “San Prisco”. Al piano terra vi erano gli impianti destinati all’attività agricola, un frantoio per la molitura delle olive, ampie cantine vinarie e olearie.
Le mura di Fasanella si estendevano sino al di là del fiume, includendo le abitazioni della Contrada “Basso la terra”. Dopo il '300, le abitazioni si estesero fino alle pendici della collina della Madonna della Pinna.
Curiosità
- Il Castello oggi è di proprietà della famiglia Leggio, che lo ha abitato fino al terremoto del 1980, evento che lo ha reso inagibile.