La
Cattedrale di San Nicola di Mira, di epoca normanna, sorge su una collina a strapiombo sulla Valle del fiume Follone.
Dedicata a
San Nicola, vescovo di Myra (l'odierna Demre in Turchia), presenta una struttura nel complesso armoniosa nonostante i numerosi rifacimenti a seguito dei danni riportati con i terremoti del 1905 e 1912.
La facciata con portale ogivale sovrastato dal rosone rievoca elementi dell'
architettura cistercense; le absidi esterne, invece, ricordano lo
stile arabo-siculo del periodo normanno.
Al suo interno presenta un
impianto basilicale, a tre navate, con volte a crociera, arco trionfale e cripta.
La
navata centrale presenta un soffitto azzurro decorato con stelle di gusto gotico. La
zona absidale custodisce un affresco raffigurante la Vergine col Bambino, oltre a vari pannelli moderni con San Daniele, San Ciriaco, i Martiri Argentanesi e Santa Dominata. Nella
navata sinistra si aprono due cappelle, una delle quali custodisce un pregevole tabernacolo rinascimentale scolpito a rilievo. Nella
navata destra potrete ammirare un dipinto del Quattrocento del Santo Patrono in trono.
La
Cripta normanna, a quattro navate, è accessibile dalle due scale delle navate laterali, e occupa quasi la metà della struttura superiore. Utilizzata un tempo come
luogo di sepoltura di vescovi, ecclesiastici e laici, è stata riportata alla luce soltanto nel 1935 per volere di Mons. Demetrio Moscati. Oggi conserva il
mezzo busto di San Francesco da Paola al quale è attribuito il "miracolo della Scivolenta".
Curiosità
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Secondo la leggenda, nel 1855 un contadino di Sant'Agata d'Esaro disubbidì a San Francesco da Paola che gli era apparso, e quest'ultimo lo accecò. Durante una messa con la statua di San Francesco da Paola esposta, il contadino che era presente riacquistò la vista. Questo miracolo è noto come "miracolo della Scivolenta".
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Una delle due cappelle della navata sinistra è dedicata alla Madonna del Rosario, che secondo una leggenda guarì la popolazione di San Marco dalla peste del 1700.