Edificata nel
Seicento per volere del devoto principe Tiberio Carafa, la
Chiesa dell’Immacolata Concezione sorge su un alto sperone roccioso, popolarmente noto come “il Timpone”, nella parte più alta del promontorio che affaccia sul fiume.
E' questa la Chiesa Madre di Diamante, restaurata più volte (1787, 1880, 1928, 1985) con importanti aggiunte. La Parrocchia era già stata istituita nel 1622, nel
Castello di Diamante, ma la struttura era troppo piccola per accogliere il numero dei fedeli che diventava sempre più grande al crescere della popolazione del borgo. Ciò rese pertanto necessaria l’edificazione di una nuova chiesa più grande che venne costruita nel luogo della preesistente Cappella del Purgatorio, su cui venne eretto il Campanile,
"u Campanàru".
Una maestosa
statua dell’Immacolata Concezione, donata dal principe Tiberio Carafa, che è alta circa 2 metri ed è stata ricavata da un tronco di ulivo intorno alla metà del Seicento, si trova all’interno della Chiesa, dove potrete ammirare, in uno stile neoclassico e vagamente barocco, un’unica grande navata centrale decorata, così come l’abside, da grandi lesene sovrastate da capitelli neoclassici e da un magnifico cornicione.
Potrete trovarvi anche una pregiata fonte battesimale, l’altare maggiore in marmo realizzato nel 1875 e la preesistente
Cappella del Purgatorio, dove sono collocate le seicentesche statue lignee donate dalle famiglie patrizie del luogo, dedicate al Crocifisso, a San Giovanni Evangelista e all'Addolorata. Da vedere anche le due tele che raffigurano la "Protezione dell'Immacolata sulla sua Diamante" e "Gesù con i Pargoli", realizzati durante il restauro del 1928 diretto dai fratelli Antonio e Prassede Grimaldi.
All'esterno potrete ammirare la
facciata principale, tripartita, che presenta un sobrio stile neoclassico, con pregiate decorazioni incastonate da cornici e volte tardo-barocche.
Su una parete esterna troverete anche il
Murale a mosaico realizzato dai coniugi Michele ed Angiolina Sposito di Ferrara, che raffigura l’antica storia della Calabria, dal ritrovamento del graffito del “Toro di Papasidero” nella Grotta del Romito negli anni ‘60 fino allo sviluppo dell’attuale centro urbano dedito alla pesca e all’agricoltura. Nel 1999, il murale venne arricchito da un’immagine raffigurante l’Immacolata.
Curiosità
-
Secondo la leggenda, la devozione del paese all’Immacolata nasce da un miracolo fatto dalla Vergine: si narra che un carro che trasportava l’attuale statua della Madonna in Sicilia, rimase misteriosamente bloccato davanti al borgo e riuscì a ripartire solo dopo che la Vergine fu portata nella chiesa del paese per preservarne la bellezza. Secondo il racconto, la statua della Madonna, quando entrò nella Chiesa, presentava le braccia incrociate sul petto, mentre la mattina seguente il parroco la ritrovò con un braccio rivolto verso il cielo con tre dita aperte, a simboleggiare la protezione offerta al popolo contro le sofferenze causate dalla fame, dalla guerra e dal terremoto. In seguito a questo miracolo, i diamantesi impedirono che la statua potesse proseguire il suo viaggio.
-
Il ricordo dell’Incoronazione dell’Immacolata viene celebrato ogni 12 Agosto.