Accanto la Piazza dei Cappuccini vi è la
Chiesa dell'Immacolata con l'annesso
Convento dei padri Cappuccini, entrambi costruiti intorno la metà del Seicento.
I due edifici, molto semplici esternamente, presentano all'interno numerose opere artistiche. È a due navate, quella minore è stata realizzata nel secolo scorso.
All'ingresso, ai lati dei pilastri di sostegno dell'organo e del coro, vi sono delle vecchie lapidi marmoree, con scritte in latino, dedicate ai Padri Cappuccini.
Sugli altari laterali si trovano sculture e tele; fra le prime, la statua lignea del Settecento raffigurante l'Immacolata, ed ancora San Francesco d'Assisi, Il Cuore di Gesù; fra le seconde, Le anime del Purgatorio, Le stimmate di San Francesco, la Pietà, Madonna con Santi francescani. Gli autore di tutte queste opere sono ignoti.
L'altare è sormontato da una pala che raffigura l'Immacolata, opera del 1659 di Frate Umile da Messina, ai lati due interessanti dipinti del XVI secolo attribuiti a Bernardino Niger che raffigurano Sant'Antonio da Padova e Santa Chiara; sull’altare l'opera più importante, la Custodia di Pietro Bencivinni da Polizzi. La Custodia, scolpita nel Settecento, è tutto un ricamo fantasioso di motivi ornamentali che vanno dalle figure di animali a quelle di angeli, dalle conchiglie agli ippogrifi, dalle balaustre che separano i diversi piani ai fiori che decorano le colonnine delle absidiole.
Nel convento si conservano opere d'arte, come il dipinto del palermitano Vito D'Anna, Vergine e Madonna col Bambino dormiente, la Vergine con il Bambino poppante, ed ancora un San Gaetano di Lucio Grasso e una Santa Margherita di autore ignoto. Nel vecchio refettorio, un dipinto con l'Ultima Cena di autore ignoto.
Curiosità
- Sulla Piazza dei Cappuccini, di fronte alla chiesa, va anche apprezzato il monumento a Padre Pio da Pietralcina. L'opera, realizzata dallo scultore linguaglossese Luigi Russo, rappresenta il Santo su un piedistallo a forma di vomere, che rivolge il suo sguardo verso la Montagna.