La Chiesa della Santissima Annunziata si trova sull'omonima piazzetta affacciata su Via Roma.
Risale al XVII secolo e subì diverse ristrutturazioni negli anni, tanto che la sua forma attuale non ha nulla che la ricolleghi a quella antica.
Il portale principale è composto da pietra lavica e marmo rosso ed è sormontato da un'altare con dentro scolpita l'Annunciazione.
Dell'interno della chiesa, un tempo affrescata, rimane solo una cornice di fiori sopra l'ingresso principale e nella parete destra.
Nell'abside si eleva l'altare maggiore circondato dal coro, qui troviamo anche un grande organo in stile gotico, il più antico di Linguaglossa (opera di Sebastiano Calcerano Platania risalente al 1877).
Nelle pareti laterali si aprono cinque cappelle, vicino al presbiterio spiccano due statue dei Santi Pietro e Paolo. Il presbiterio è chiuso da una balaustra in marmo.
Di notevole importanza i due gruppi scultorei in pastiglia dipinta di Gennaro Franzese. Il primo gruppo raffigura l'Annunciazione, al di sopra di esso si erge una cupola sostenuta da angeli. Il secondo gruppo rappresenta la Vergine Odigitria in trono su una cassa sostenuta da due monaci Basiliani ed un angelo.
Molto interessante, inoltre, la prima Via Crucis frutto della collaborazione dall'artista Salvatore Incorpora e del poeta Senzio Mazza risalente agli anni Sessanta. Le tavole rappresentanti le stazioni della Via Crucis vennero realizzate da Incorpora, i versi furono composti da Senzio Mazza.
Curiosità
- L'artista calabrese Salvatore Incorpora, scomparso a Linguaglossa nel luglio 2010, durante la seconda guerra mondiale lavorava come prigioniero del terzo Reich presso una fonderia dove venivano cotti dei pastori di argilla realizzati in Polonia. Nel 1942, costruì il presepe che fu installato nel Duomo di Warthenau. Di ritorno dalla guerra, sviluppò la sua vocazione all'arte, in particolar modo a Linguaglossa dove nel 1997 il Comune gli conferisce la cittadinanza onoraria, e nel 2008 il "Premio Etna".