La
Chiesa di S. Michele Arcangelo risale presumibilmente al periodo di costruzione del castello degli Anguillara. Con la realizzazione della via Diritta e del ponte “dei Riario", l'edificio sacro subì dei lavori di ristrutturazione ed ampliamento.
In seguito ad un incendio nel 1817 che la distrusse completamente, nel 1823 fu ricostruita su progetto dell’architetto Giuseppe Valadier ma non ritornò mai all'antico splendore.
Al centro del Coro si può ammirare una delle poche opere rimaste intatte: uno stupendo ciborio in marmo bianco usato per custodire l’Olio Santo.
Nella prima cappella di destra è custodito anche un quattrocentesco dipinto su tavola del S.S. Salvatore. Nella navata sinistra si conserva un’urna dei S.S. Martiri Giuliano, Pontiano, Giacinto e Vittoria traslati in questa chiesa nel 1654.
Curiosità
- In alcune finestre della canonica adiacente, si possono ancora vedere le antiche inferriate che ricordano il periodo in cui quei locali venivano utilizzati come cancelleria e come prigioni.