Si trova al centro della piazza più grande di Finale. Fu edificata nel 1504 dalla Confraternita della Morte e consacrata dal cardinale Ippolito d’Este il 26 agosto 1518, come ricorda una epigrafe incisa su una pietra nella
sagrestia. La facciata è in cotto a vista e l’attuale sistemazione di tutta la chiesa risale al ‘700; la nicchia che la sovrasta ospita una statua in terracotta raffigurante
San Bartolomeo. Con l’invasione francese del 1796 questa chiesa subì notevoli danni da parte dei soldati; nel 1869 e negli anni ’30 ed anche recentemente sono stati eseguiti degli importanti lavori di restauro perché rimase non utilizzata dalla prima metà del ‘900 e aveva subito un notevole degrado.
Il portico, con due colonne introduce nella grande aula della chiesa, solenne ed armoniosa ad una sola navata e quattro altari laterali. Ai lati varie cappelle e sopra il portico la grande tribuna per
l’organo di Domenico
Traeri che nel 1736 lo costruì sulla base di quello preesistente attribuito a Giovanni Cipri
.
All’interno sono inserite in modo simmetrico cornici in stucco della metà del ’700 che racchiudono dei dipinti.
- Nella prima parete di destra abbiamo il dipinto che raffigura San Luca evangelista; è in veste rossa con manto azzurro e verde e nel fondo si nota l’immagine della Madonna di San Luca.
- Nella prima cappella di destra: contiene un bel dipinto di Antonio Consetti (Mo 1686-1766) che rappresenta la Madonna e il Bambino con accanto San Giuseppe e i Santi Francesco Saverio e Ignazio di Lodola.
- Nella seconda parete di destra tra la prima e la seconda cappella troviamo il dipinto che raffigura San Francesco Saverio attribuito a Fra Stefano da Carpi (1710-1796).
Nella seconda cappella di destra è collocato un
Crocifisso in cartapesta risalente alla metà del 1600 venerato e portato in processione il Venerdì Santo e un dipinto raffigurante San Vincenzo Ferreri in abito dominicano bianco e nero che compie un miracolo di resurrezione attribuito ad Antonio Consetti.
- Nella terza parete di destra verso il presbiterio si trova il dipinto che raffigura San Paolo Apostolo opera di un anonimo.
- Nel presbiterio, oltre all’ancona centrale abbiamo altre quattro cornici in stucco simmetriche contenenti la prima a destra un dipinto ad olio raffigurante San Zenone martire e protettore di Finale, la successiva San Vincenzo Ferreri, sul lato sinistro Santa Cecilia in veste azzurra che suona un violone e Santa Eufemia. La grande pala centrale dentro al cornice del 1756 raffigura Il martirio di San Bartolomeo.
I cinque dipinti dell’abside formano un unico complesso stilisticamente omogeneo che esprimono le caratteristiche dell’autore Francesco Vellani (1689-1768).
- Nella terza parete di sinistra un quadro raffigura San Pietro apostolo di un anonimo della seconda metà del diciottesimo secolo.
- Nella seconda cappella di sinistra nella nicchia dell’ancona c’è la statua in legno policromo della Madonna di Loreto del 1600.
- Nella prima parete di sinistra un dipinto settecentesco di Antonio Consetti (Modena 1686-1766) raffigura San Luigi Gonzaga.
- Nella prima cappella di sinistra si trova una splendida tela che raffigura la Madonna con Bambino e i Santi Giovanni Nepomuceno e Andrea Avellino in adorazione del 1700 attribuito a Luigi e Giuseppe Maria Crespi ( Bologna 1798-1779/1665-1747).
Nella prima parete di sinistra un quadro raffigura L’Annunciazione a Maria Vergine di Francesco Vellani (1689-1768).
Altri dipinti di notevole importanza non Santa Teresa d’Avila e San Giuseppe Calasanzio del ‘700 di anonimi attuante collocati in sagrestia.