La
Chiesa di San Benedetto da Norcia si trova nel centro storico di Cetraro ed è la Chiesa Madre del borgo.
Risale originariamente al
1104, quando, in seguito alla donazione di Cetraro all'abbazia di Montecassino da parte della principessa longobarda Sichelgaita, fu edificata dai
monaci cassinesi che la intitolarono al Santo fondatore dell’Ordine.
La Chiesa diventò ben presto un
priorato con mansioni ed uffici monastici, dotato di un cortile colonnato, di un refettorio e degli altri locali necessari alla vita dei monaci, parte dei quali sono stati riportati alla luce dagli interventi di restauro di inizio Novecento.
Nella
seconda metà del Trecento, a causa di contrasti tra l’ordine cassinense e il clero secolare, la Chiesa cessò di essere adibita a monastero, divenendo la
parrocchiale del borgo.
Venne ristrutturata e ampliata nella
seconda metà del XVIII secolo, per far fronte all’accresciuto numero di fedeli, e fu ulteriormente decorata e restaurata
nel corso dell’Ottocento e
tra il 1979 e il 1984, assumendo le forme e le caratteristiche che ritroviamo tuttora.
Oggi l’edificio, a croce latina, presenta una
facciata in stile neoclassico con tre portali d'ingresso ad arco a tutto sesto, preceduti da una gradinata e con al centro la statua in marmo di San Benedetto. Adiacente alla struttura potrete vedere il
campanile, costituito da un antico torrione, forse l’unica superstite delle quattro torri medievali del borgo, nota nel Cinquecento come “lo campanaro di S. Benedetto”.
L’interno della Chiesa, diviso da una serie di grandi pilastri che formano cinque campate per parte, è a
tre navate: la navata centrale, soprelevata rispetto alle altre, è sormontata da una volta a botte con una doppia fila di finestre lunettate, che culmina, dopo l'arco di trionfo, in un grande catino che delimita il presbiterio; le due navate laterali hanno una copertura a crociera ribassata con un impianto di forma quadrata.
Diversi sono gli arredi e le opere d'arte che qui potrete ammirare, oltre alle ricche e preziose decorazioni con cornici e stucchi in stile barocco: potrete vedere le
due statue raffiguranti San Benedetto da Norcia, una in legno e l'altra in marmo;
una cantoria e un coro ligneo con un doppio ordine di sedili e con rifiniture in oro, entrambi dell’Ottocento; e
due organi, di cui uno risalente al Settecento, che presenta decorazioni ad intaglio, con angeli musicanti e festoni fioriti di derivazione napoletana.
Da osservare con attenzione sono
le tele e gli ornamenti custoditi nelle navate laterali. Percorrendo la
navata sinistra potrete vedere due candelabri in legno del XIX secolo, realizzati da artisti calabresi, intarsiati con motivi floreali ed impreziositi da tre teste di cherubini; il dipinto ad olio del Settecento, raffigurante la Madonna del Rosario, San Francesco di Paola e gli Apostoli; due antichi confessionali in legno, incisi a foglie; la tela ad olio del 1793 che ritrae la Madonna con anime del Purgatorio, attribuita a Francesco Basile da Borgia (CZ); e il gruppo in legno della Madonna del Rosario realizzato nell’Ottocento che raffigura la Vergine, con una grossa corona in mano, vestita con una tunica rossa a fiori e con un manto azzurro stellato.
Nella
navata destra, sono collocati il pregiato altare barocco della Madonna Addolorata, con un affresco dedicato alla Vergine, e un’ottocentesca tela ad olio che ritrae la Comunione degli Apostoli.
Nel presbiterio, potrete ammirare
una coppia di affreschi sulle pareti raffiguranti l'Adorazione dei Magi e la Presentazione al tempio, mentre nella volta della navata centrale spicca
il grande affresco del Giudizio Universale circondato dalla serie degli Apostoli, dipinti entrambi nel XIX secolo. Accanto a questi, nel 1898, sono stati realizzati altri affreschi, ispirati a temi biblici, da parte dell’artista Rocco Ferrari da Montalto Uffugo (CS).
Curiosità
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La Congregazione Cassinese stabilì la propria sede spirituale nella Chiesa di San Benedetto, mentre decise di collocare la sede temporale presso il Palazzo del Vicario, noto come “a curti”.
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A metà del XIX secolo, la costruzione dei palazzi signorili davanti al sagrato della Chiesa ha alterato l'originaria veduta d'assieme del prospetto frontale della struttura. La realizzazione della traversa accanto all'edificio, poi, ha portato all'eliminazione della doppia scala centrale che portava al portale maggiore, mentre l'ampliamento della sagrestia e della canonica ha nascosto buona parte dell'abside.
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San Benedetto da Norcia è il patrono di agricoltori, agronomi, architetti, chimici, ingegneri e speleologi. Fu il fondatore dell'ordine benedettino e della regola che stabilisce povertà, obbedienza e una vita dedita al lavoro e alla preghiera, secondo il motto “Ora et labora". È noto per diversi miracoli, come quello che consentì ad un frate di camminare sulle acque del lago per salvare un altro frate che vi era caduto accidentalmente. Fondò a Subiaco (RM), dove si era ritirato in eremitaggio in una grotta, dodici monasteri e di uno divenne capo. Oggi i monasteri di San Benedetto e di Santa Scolastica, ricchi di affreschi, sono ancora visitati da migliaia di turisti.