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Chiesa di San Pietro si trova entro le mura del cimitero di Albugnano e fa parte delle Chiese Romaniche.
La dedica a San Pietro apostolo è dubbia, e sembrerebbe più probabile che sia stata intitolata a San Pietro di Terrasanta, noto per la sua assistenza ai viandanti.
Risalirebbe infatti - da un documento del vescovo di Vercelli - al 1235, sottoposta al prevosto della vicina canonica di Santa Maria di Vezzolano, sebbene il paramento murario a blocchi lapidei dell'abside la riconducono all'anno 1000.
A parte l'abside, rimasta quasi invariata, la Chiesa ha subìto vari rimaneggiamenti nel corso del tempo. Nel 1870, la facciata a capanna è stata ricostruita con materiali di recupero, ispirandosi alle caratteristiche del romanico astigiano; questi lavori hanno comportato una riduzione della lunghezza della chiesa di quasi una campata. Anche il portale, ad arco a sesto rialzato, presenta la tipica alternanza di colori del romanico astigiano, con mattoni e blocchi di arenaria.
L'edificio originario doveva essere interamente in arenaria, mentre oggi notiamo nella parte superiore dei muri laterali piccoli mattoni, frutto di un rifacimento eseguito verso il 1690.
Curiosità
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La Chiesa di San Pietro era anticamente detta "de fenestrella", denominazione che lo studioso Bosio riconduce o alle piccole finestre dell'edificio, o ancor più verosimilmente alla sua collocazione tra due monti, alle cui spalle si apre come una finestra l'incantevole valle di Aramengo e Marmorito.
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I vescovi di Casale, in visita pastorale nel 1577 e nel 1619, subìrono le proteste del Comune di Albugnano per via delle cattive condizioni in cui versava l'edificio sacro, trascurato dal nuovo abate commendatario di Vezzolano. Le proteste funzionarono e così furono avviati i lavori di restauro.
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In un disegno del 1854, eseguito da Clemente Rovere, la chiesa appare col tetto scoperchiato e la chioma di un albero che fuoriesce dall'interno.