La scenografica
Chiesa di Sant'Agostino d'Ippona, con il retrostante complesso conventuale, fu edificata nel 1314 nel punto più alto del borgo, ed era l'antica porta d'accesso al rione Casale.
L'edificio religioso ha subìto vari rifacimenti nel corso del tempo, e si presenta oggi completamente trasformato rispetto a quello primitivo di epoca medievale, di cui rimane soltanto la parte residuale del campanile e la parete muraria che affaccia sulla Strada Minerva, dove sorge la sagrestia.
Al centro della facciata, situata sul lato lungo, si apre una nicchia dove è situata la statua di Sant'Agostino d'Ippona.
Una lunga scalinata - progettata dall’architetto dello Stato Pontificio Santino Capitani (1798) - conduce al suo interno, a navata unica, dove si possono ammirare quattro altari ornati di stucchi e di bassorilievi, opera dell'artista Alessandro Terzani da Como, e l'altare maggiore realizzato in scagliola. Da non perdere lo splendido organo settecentesco realizzato da Adriano Fedri di Venezia, intagliato dall'ebanista angolano Venanzo de Tollis, autore altresì dei due confessionali.
Tra le opere barocche, si possono ammirare "La Cintura" di Giacinto Ranalli (1672) e i dipinti realizzati dal Brizii di Teramo, San Nicola, San Tommaso e La Sacra Famiglia (1796).
Curiosità
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La Chiesa di Sant'Agostino è attualmente adibita ad Auditorium.
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Si ipotizza che nella zona retrostante l'edificio sacro sorgesse un Castello, prima che il borgo venisse distrutto nel 1239; a conferma di ciò il toponimo originario dell'antistante via "Strada del Castello", la posizione sopraelevata ed alcuni scritti che attestano una donazione del re Roberto d'Angiò nel 1314 ai frati dell'ordine degli Eremitani per la costruzione del Convento.
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Lo schema dell'edificio, a navata unica con due cappelle poste sui lati, rimanda al progetto della Chiesa di Sant'Agostino di Ancona, realizzato da Luigi Vanvitelli verso la metà del XVIII secolo; uno schema molto diffuso nelle chiese agostiniane abruzzesi nonché lombarde del Settecento.