La
Chiesa di Santa Maria dei Sette Dolori,
è un edificio di rilevanza storica del borgo di Spadola.
Edificata in epoca medievale sopra le vestigia di
un tempio pagano dedicato a Minerva,
la dea romana della guerra, saggezza e protezione degli artigiani, questa chiesa fino probabilmente al terremoto del 1783 era dedicata a San Nicola di Bari, all'interno della quale era eretta la confraternita omonima. Successivamente venne dedicata alla Madonna Addolorata.
Oggi, la Chiesa di Santa Maria dei Sette Dolori è anche il fulcro della
Confraternita dei Sette Dolori di Maria Vergine, che continua a svolgere un ruolo attivo nella comunità religiosa di Spadola, mantenendo vive le tradizioni e la storia di questo luogo sacro.
La chiesa è ad
unica navata, il soffitto è realizzato a cassettoni in legno con rosoni dorati e stelle argentate risalenti al 1924. Gli scanni laterali in legno, che accolgono i Confratelli durante le funzioni, risalgono al 1930. L'altare è sormontato da
un Cappellone in legno molto antico che ospita la statua della Madonna Addolorata.
Sotto il pavimento della Chiesa vi sono
tre sacrari dove venivano seppelliti gli associati fino al 1890. I due sacrari che si trovano vicino l'altare erano già menzionati in un documento del 1629. Il terzo al centro della Chiesa venne realizzato successivamente ed è tuttora visibile.
Curiosità
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San Bruno, fondatore dell'ordine Certosino, secondo un'antica tradizione ha soggiornato nelle vicinanze della Chiesa e ha pregato prima di incamminarsi verso la località dove ha fondato la Certosa di Santo Stefano. Infatti Spadola, unico paese esistente, rientrava tra le terre donate a lui da Conte Ruggero il Normanno.