La
Chiesa Madre del borgo, dedicata a San Giovanni Battista, si incontra passeggiando tra le vie del centro storico ed è facilmente visibile grazie alla sua imponenza.
Edificata nel punto più alto del borgo, circa 62 metri sopra il livello del mare, fu costruita in più fasi e con varie modifiche: la
struttura più antica risale al 1468, mentre la
parte più moderna fu iniziata tra la fine del XVI secolo e gli inizi del XVII secolo. La Chiesa fu complessivamente terminata nel 1756, mentre la torre campanaria risale ai primi anni del 1565. L'edificio, a causa della sua
costruzione frammentaria che copre due secoli (XVII -XVIII), vede l’intersecarsi di
due diversi stili, ovvero lo
stile domenicano e lo
stile benedettino. Osservando il tempio possiamo renderci conto dei due periodi di costruzione: la parte più antica consiste oggi nella
sacrestia e nel piccolo
museo parrocchiale (antecedente al 1468).
Dal punto di vista esteriore, l'edificio si presenta con una facciata costituita da
tre portali in stile settecentesco, adornata da
8 colonne che sembrano quasi sorreggere la struttura e da quattro nicchie attualmente vuote, che probabilmente in passato ospitavano statue di santi. La spazialità interna è determinata da un'impostazione su
tre navate su cui domina l'
altare maggiore in tufo e arricchito da decorazioni a stucco, di ispirazione barocca come facilmente intuibile dalle dorature dei bordi, disposte a formare dei motivi floreali. Degni di nota sono il
coro ligneo cinquecentesco - che presenta delle sedute di Scuola Veneta risalenti al XVII secolo, restaurato nel 1985 - e il
pulpito in noce risalente alla seconda metà del XVIII secolo, cui si accede tramite una scaletta ricavata nel pilastro che lo sorregge. Inoltre, potrete ammirare la bellezza dell'
organo a canne realizzato dalla Scuola Napoletana nella seconda metà del XVII secolo.
Nella navata laterale sinistra vi è l'
Altare del Rosario, in marmo policromo e ristrutturato nel 1809, composto da due parti, la mensa e il dossale, al cui centro troviamo un tabernacolo con una porticina in argento. La
mensa è costituita da stipiti decorati e termina ai lati con dei capitelli a mensola e una testa d'angelo in
marmo bianco di Carrara. Sopra l'altare possiamo ammirare una
tela raffigurante la Beata Vergine, il Bambino e i Santi Domenico e Caterina; il quadro risale al 1890 circa e presenta attorno ad esso 15 formelle in legno dipinte a tempera che simboleggiano i
15 misteri del rosario, opera del pittore Marzo di Manduria. Nella zona retrostante l'altare si trovano i
sepolcri dei sacerdoti, mentre sotto le navate laterali vi sono le
spoglie di nobili locali.
Curiosità
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Al di sotto del pavimento, la Chiesa ospita l'antico cimitero interamente scavato nella roccia.
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L'originaria Chiesa Madre del borgo è crollata durante il terribile terremoto di Nardò del 1743, nel mar Ionio settentrionale, a circa 50 chilometri dalle coste del Salento.