In posizione isolata rispetto al centro storico, sorge la
Chiesa madre di Cerignale,
dedicata non solo a
San Lorenzo, santo protettore del borgo, ma anche alla
Madonna di Caravaggio, compatrona alla quale i fedeli dei paesi vicini hanno dedicato numerosi pellegrinaggi e omaggi in passato, per via di alcuni fatti miracolosi.
Nel 1560
l'edificio religioso crollò, e venne ricostruito nello stesso punto più tardi, nel XVIII secolo.
Esternamente presenta una facciata a vento tripartita, con portale con cornice in marmo datato 1597 e sormontato da una
nicchia contenente la statua di San Lorenzo.
Entrando, potrete notare una pianta a
croce greca con una volta in tufo squadrato a mano; ai piedi degli archi della volta vi sono dei dipinti che raffigurano i quattro evangelisti. Diversi affreschi presenti nella chiesa sono stati realizzati nel Novecento dal pittore piemontese
Giovanni Botti di Novara, tra i quali la "Moltiplicazione dei pani e dei pesci" e la "Cena in Emmaus", nel presbiterio, e l' "Apparizione della Madonna a Caravaggio" nella volta della navata. Opera dell'artista
Pietro Etteri, originario del borgo di Pianello Val Tidone (PC), sono invece le
allegorie femminili Penitenza e Mansuetudine, Prudenza, Giustizia e Fortezza. Sempre del Novecento è il
gruppo scultoreo della Madonna di Caravaggio, situato nella omonima cappella.
Curiosità
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Quando nel '500 la Chiesa crollò, le frazioni di Carisasca, Ponte Organasco e Castello, che già dipendevano da Cerignale, si attivarono per contribuire alla sua ricostruzione. La Chiesa venne edificata con una prospettiva "a vista" non solo rispetto al centro abitato principale, ma anche rispetto a tutte le altre frazioni.
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L'originale architettura di questa Chiesa, con pianta centrale allungata, si rifà ad uno schema diffuso nella Liguria del Settecento, e rappresenta un esempio raro nel piacentino.