Situata al centro del borgo, la
Chiesa madre di Santa Margherita risale al Settecento.
Più volte restaurata nel tempo, al suo interno si presenta a livello architettonico quasi completamente trasformata rispetto alla struttura originaria, ad eccezione degli
archi delle cappelle e dei bordi in pietra lavorata in rilievo all'entrata della sagrestia.
Custodisce
belle statue lignee come quelle di Santa Restituta, San Pasquale, San Sebastiano, Santa Margherita "dei sette vestiti", Sant'Emiliano, San Giuseppe col Bambino, San Francesco Saverio, la Madonna della Candelora. La più pregevole è quella di
Sant'Antonio da Padova con il Bambino.
Curiosità
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Santa Margherita è la patrona di Baradili ed è considerata la protettrice delle partorienti per essere riuscita, inghiottita dal demonio, a squarciargli il ventre dall'interno con una croce. Nella devozione popolare, invocarla consente alle donne di avere un parto facile.
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In onore della Santa vengono celebrate ben tre feste durante l'anno, una il 22 maggio - la principale, detta anche "sa festa manna" -, una il 13 luglio detta "Santa Mragaida agattada" o "Santa Mragaida de is crcuxionis", e una il 20 luglio.
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La Santa è considerata anche protettrice dei bambini con difficoltà di linguaggio; la tradizione vuole che i fanciulli bisognosi di aiuto vengano invitati dal parroco a suonare una campanella d'argento antica, i cui tintinni avrebbero il potere di far recuperare il linguaggio a chi li ascolta. Inoltre, sempre con la campanella i fanciulli devono bere l'acqua benedetta, gesto dal quale deriva il famoso detto "acqua a campanedda".