La splendida
Chiesa di San Nicola di Bari risale al 1753 e fu costruita su progetto dell'architetto Clemente Orlandi, su commissione del Principe Nicola Pallavicini.
In stile barocco, presenta sulla facciata un rosone aggiunto in tempi recenti.
Al suo interno, a navata unica ricoperta da una originale volta, custodisce interessanti dipinti, tra i quali quello situato nell'abside, che raffigura la Vergine con Bambino, sorretta da angeli, realizzata dall'artista Carlo Ciappini nel 1759; ai suoi lati si possono ammirare San Nicola di Bari in veste pastorale, che la indica, e San Filippo Benizi, abbracciato ad un crocifisso. Nella prima cappella a sinistra, spiccano l'opera de Il Santissimo Salvatore, di Carlo Maratta, e gli affreschi moderni del celebre Duilio Cambellotti, fatti eseguire al termine del secondo conflitto mondiale dalla comunità locale, in segno di devozione e ringraziamento.
Sull'altare maggiore vi è la statua lignea di San Nicola, Vescovo di Myra, con tre bambini miracolati ai suoi piedi.
Sempre all'interno della chiesa, è possibile ammirare una delle più grandi valve di "tridacna gigas" d'Europa. La valva è utilizzata come acquasantiera ed è posta ai piedi della navata centrale, sul lato sinistro. La grande conchiglia, come si evince dal libro di don Paolo Di Re "Storia di Colonna", era presente già nella vecchia chiesa, pertanto risale almeno alla fine del XVIII secolo.
Curiosità
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Durante la Seconda Guerra Mondiale, i fedeli di Colonna fecero voto alla Santissima Vergine, chiedendole protezione, e restaurando in cambio la chiesa. Sebbene il bilancio a fine conflitto sia stato di una sola vittima, i cittadini mantennero la promessa.
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L'architetto Clemente Orlandi operò anche a Roma in Santa Maria degli Angeli, al Bosco Parrasio ed in molti altri edifici, e fu Principe dell'Accademia di San Luca nonché Architetto nella Basilica di S. Giovanni in Laterano.