La
Chiesa Parrocchiale di San Nicola di Mira risale, come risulta dalle fonti, al '300.
Faceva parte di un convento di frati dell'Ordine di San Francesco della Scarpa, del XII secolo, distrutto dal sisma del 1857.
La facciata principale è tripartita, con tre ingressi distinti in corrispondenza delle tre navate interne. Il portale centrale, più grande rispetto ai due laterali, è in pietra modanata circoscritto da una trabeazione in travertino con colonnine e architrave.
Al suo interno custodisce preziosi dipinti, alcuni dei quali realizzati dal concittadino prof. Fortunato Pugliese.
Nella Cappella, posta nella navata destra in fondo, si possono ammirare la Statua in argento e la reliquia del braccio del patrono di Auletta, San Donato da Ripacandida. La reliquia si conserva incorrotta e senza nessuna anomalia dall'anno della morte del Santo ed è documentata fin dai primi del '500. Il braccio, inizialmente conservato all'aria aperta, è stato poi posto in una teca di legno, e attualmente è custodito in una teca d'argento.
Curiosità
- La Chiesa è rimasta chiusa dal 1980 sino agli inizi del 2001, a causa dei danni provocati dal terremoto.
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Chi ha toccato il braccio di San Donato senza la custodia descrive questa esperienza come una senzazione unica, indescrivibile; a teca aperta si diffonde un odore celestiale, un profumo intenso che sembra giungere dall'aldilà, sembra che, nonostante intorno a te vi siano altre persone, viaggi e ti distacchi da questo mondo per incontrare il Signore.
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L'antico Convento che sorgeva al posto dell'attuale Chiesa di San Nicola di Mira ospitava vari locali destinati alla macina delle olive o al deposito del grano.