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Gallerie Cannoniere di Monte Fortin a Farra d'Isonzo

Musei e Siti Archeologici
Preferito
Gallerie Cannoniere di Monte Fortin
Indirizzo
FRAZ. VILLA NOVA DI FARRA - FARRA D'ISONZO (GO)
Via Monte Fortino
IndicazioniIndicazioni
Descrizione
Le Gallerie cannoniere di Monte Fortin sono uno degli esempi storici più rappresentativi della Prima Guerra Mondiale. Queste gallerie, articolate in ben nove casematte per cannoni a lunga gittata, rappresentano una delle cavità più vaste del territorio, che hanno mantenuto la loro integrità e per questo sono oggi oggetto di studio oltre che di attrazione turistica nel territorio di Farra. 

Questa fortificazione sotterranea fu costruita da una compagnia del V genio minatori dell'esercito italiano durante la Grande Guerra, ma porta con sè una lunga storia nata già ai tempi preromani e romani e documentata sia nel Medioevo che durante le guerre gradiscane risalenti al 1615-1617.

Il luogo in cui fu creata l'attuale galleria è il Monte Fortin che, a causa della sua posizione in una terra di passaggio e di confine, è da sempre stato teatro di sanguinosi scontri. La galleria venne scavata in una roccia marnosa - arenacea per creare un rifugio alle artiglierie che colpivano gli obiettivi austro-ungarici della piana di Gorizia; esse possono considerarsi quasi tutte blindate, presentando una struttura formata da volte a botte e pareti rinforzate in cemento armato. La galleria è formata da due tunnel aventi accessi indipendenti - raggiungibili attraverso un tratto in trincea con dei muri di sostegno in cemento armato - che si ricongiungono con una galleria principale. Tra le due gallerie di accesso si trova un tunnel di collegamento, il cui scopo era quello di ricovero per la truppa e via di fuga nel caso in cui una delle due uscite fosse ostruita; inoltre, lungo le pareti potrete notare delle nicchie semplici, senza alcun rinforzo in calcestruzzo, per facilitare eventuali espansioni del forte. 

La galleria centrale, quasi totalmente rinsaldata dal calcestruzzo, presenta nove aperture dotate di feritoie per i cannoni, collegate da corridoi e attrezzate di nicchie per le riserve di munizioni. In più, mantiene tuttora il piano di calpestio originale - è interessante sapere che tra il pavimento originario e il piano di campagna vi sono circa due metri di dislivello. Sul fondo di questo tunnel notiamo la presenza di un bunker, probabilmente un deposito per le munizioni, costituito da una parete in calcestruzzo larga 60 centimetri. Esteriormente, è ancora possibile guardare l'osservatorio grazie al quale si aveva una visuale utile per dare le direttive di tiro.

Curiosità 

  • Parte della fortificazione sembra non essere ultimata, come si può notare dalla parete di roccia viva su cui compaiono ancora i fori realizzati dalle perforatrici.

  • Al termine della guerra, era possibile ammirare un cippo commemorativo posto in cima al monte a  ricordo delle tante vittime e dei giovani che vissero questa Guerra. Questo cippo è andato perduto e da allora non è stato mai più sostituito. 

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