Diamante, insieme alla frazione di Cirella, è famosa per i suoi
murales che potrete ammirare sulle pareti delle case, delle stradine e dei vari vicoli, tanto da essere definita come
"la città più dipinta d’Italia" e come
"il paese dei nasi all'insù".
Grazie a questi splendidi dipinti, passeggiare per le vie di Diamante diviene un viaggio che immerge il visitatore in tanti magici racconti fatti di volti, momenti, eventi e tradizione.
Furono realizzati per la prima volta nel
1981, quando, al fine di rivitalizzare e valorizzare il centro storico, il pittore milanese
Nani Razetti, diamantese d’adozione, col benestare del sindaco Evasio Pascale, avviò l’Operazione Murales. Nell’estate di quell’anno, nel borgo giunsero da tutto il mondo più di 80 artisti per dipingere i muri del centro, oggi ormai diventati delle vere e proprie tele artistiche.
Da non perdere, senza dubbio, è il
Murale a mosaico, realizzato dai coniugi Michele ed Angiolina Sposito di Ferrara, che si trova in via Alfieri, sulla facciata esterna della Chiesa Madre, che raffigura l’antica storia della Calabria, dal ritrovamento del graffito del “Toro di Papasidero” nella Grotta del Romito negli anni ‘60 fino allo sviluppo dell’attuale centro urbano dedito alla pesca e all’agricoltura. Nel 1999, il murale venne arricchito da un’immagine raffigurante l’Immacolata.
Dal 1986 al 1997, furono realizzati altri murales, che si sono aggiunti agli 85 già esistenti, tra cui potrete ammirare il
Trittico di Marcon, realizzato nei pressi di Tredoliche, a Cirella, che ha dato nuova vita all’antico borgo.
Ogni anno vengono dipinti nuovi murales che fanno di Diamante
una galleria a cielo aperto, con più di 300 dipinti nell’intero abitato, realizzati con tecniche differenti. Potrete ammirare, tra le tante, le raffigurazioni delle barche dei pescatori che tornano a riva con le reti piene di pescato, la riproduzione del mercato e la rappresentazione dei personaggi più noti delle favole, come Pinocchio.
Da vedere senz’altro il murale realizzato su tre livelli dall’artista spagnolo Sfhir e intitolato
"Il Mistero di Diamante", che raffigura una ragazza che riceve una chiave portata da un passero e che apre la mente alle più profonde interpretazioni.
Nel
2021, Diamante ha festeggiato i
40 anni dell’iniziativa organizzando l’evento “Murales40”, che ha portato alla realizzazione di nuovi dipinti, come quello di Jorit su una delle pareti del palazzo di città, e al restauro di alcuni murales del 1981, come quelli di Eva Krump e Ibrahim Kodra.
Curiosità
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Dal 2017, sono state aggiunte diverse opere di Street Art nell'ambito dell’operazione OSA Street Art.
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Diamante fa parte dell’Associazione Italiana Paesi Dipinti, che mira a valorizzare il patrimonio artistico e pittorico realizzato sui muri dei centri urbani.