All'interno del Palazzo Cos.Mo. è stato allestito il
Museo dell'Occhiale, un museo unico nel suo genere che documenta lo sviluppo di questa industria a partire dal Medioevo!
Nato negli anni Cinquanta del Novecento da un'idea del medico e archeologo Enrico De Lotto, realizzata in seguito da Vittorio Tabacchi, il Museo - inaugurato nel 1990 - ha la funzione di valorizzare
l'evoluzione storica e tecnologica dell'occhiale attraverso la conservazione di un ricco patrimonio di pezzi - quasi 4.000! -, oltre ad immagini e testimonianze riguardanti sia l'occhiale e che altri strumenti ottici.
Il
primo percorso espositivo del Museo è un racconto avvincente di ciò che lenti hanno rappresentato per l'uomo fin dal Medioevo, fino a mostrare la grande rilevanza che hanno avuto nello sviluppo storico e sociale dell'Ottocento.
Una
gigantesca pupilla accoglie il visitatore all'interno di un ambiente buio, illuminato da una serie di sguardi che successivamente scoprirà a chi appartengono.
Durante il percorso viene affrontato anche il tema importante delle
patologie degli occhi e del conseguente
sviluppo dell'oculistica, con la nascita degli occhiali correttivi nel XIII secolo (prima quelli da presbite, poi quelli da miope). Interessante è la riproduzione di un
affresco del 1352, che raffigura Fra Ugone da Provenza intento a leggere con occhiali da presbite.
Si passa poi in esame l'evoluzione dei materiali - dall'osso, al corno, al legno, al metallo - e delle forme - ad arco, da parrucca, da cappello, fino ad arrivare al
condizionamento della moda con l'impiego di materiali preziosi e innovativi.
Un'altra sezione è dedicata alla
protezione degli occhi dagli agenti atmosferici e dagli inquinanti nelle fabbriche, con montature avvolgenti al fine di proteggere gli occhi degli sportivi o degli operai al lavoro.
Una piccola sezione espone
strumenti ottici e apparecchi con intenti ludico-didattici, come le lanterne magiche e gli stereoscopi.
Il Museo possiede anche
una ricca collezione di astucci per occhiali, nei più disparati materiali, per poi concludersi con un'esposizione di strumenti per vedere da lontano:
binocoli e cannocchiali.
Tra
i reperti più eccezionali, occhiali realizzati con materiali inimmaginabili come quelli ricavati da un fanone di balena.
Un affascinante viaggio da non perdere se passate da queste parti!
Curiosità
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A Venezia, esista una fiorente industria di lenti già nel 1300, che produceva lenti da occhiali e da ingrandimento in cristallo di rocca!
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Le stanghette rigide ai lati degli occhiali agli inizi del Settecento.
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Verso la fine degli anni Novanta del Novecento, è stata acquisita la collezione dell'ottico parigino Jean Bernard Weiss, con materiali provenienti prevalentemente dalla Germania, e quella della fabbrica di lenti dell'Esercito Italiano di Roma. Queste acquisizioni hanno consentito di ricostruire la storia dell'ottica dal 1800 fino al 1960.
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Per documentare l'evoluzione tecnologica in Cadore tra la fine dell'Ottocento e il 1960, è stata invece acquisita nel 2001 la collezione di Giuseppe Del Favero, di Calalzo di Cadore, composta da macchinari, strumenti, prodotti semilavorati, occhiali e astucci.
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Il presidente Vittorio Tabacchi ha ricevuto nel 2004 dall'Università di Padova la Laurea Honoris Causa in Ingegneria Meccanica, per l'impegno e la passione dimostrati nello studio al fine di apportare miglioramenti qualitativi e aumenti quantitativi alla fabbricazione delle montature per occhiali.