Il
Museo della Stampa Lodovico Pavoni di Artogne non è solo un museo, ma un vero e proprio laboratorio, dove con l'aiuto dei tipografi è possibile provare gli antichi macchinari ancora funzionanti: due torchi dell'800 - uno litografico, l'altro tipografico -, una linotype mod. "Italtype Alfa", macchine piano-cilindriche - una manuale, l'altra motorizzata - e una macchina da stampa platina a stella "Heidelberg".
Inaugurato nel 2009, il Museo si inserisce in un contesto particolarmente stimolato alla comunicazione visiva, data la presenza dell'antica arte camuna delle incisioni rupestri della Valle Camonica. L'ideatore è Simone Quetti, ex allievo della Scuola tipografica pavoniana a Brescia, che dopo anni di duro impegno nella sua azienda tipografica dove ha cresciuto anche i figli Luca e Mauro - oggi a capo delle attività dell'impresa paterna - ha voluto onorare la formazione ricevuta dai Pavoniani insieme al fratello Mattia.
Il Museo è perfetto per i bambini!
«I bambini si divertono un mondo nel vedere il loro nome comporsi con i caratteri mobili o con uno stampo della linotype» racconta Quetti.
«A 12 anni sono andato in collegio a imparare a fare il tipografo, poi sono andato a Milano come dipendente, ma appena ho avuto l’occasione sono venuto ad Artogne riuscendo ad acquistare una Linotype, macchina che ha evitato a molti in Valle Camonica di andare fino a Brescia».
Curiosità
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Il Museo è intitolato a Lodovico Pavoni, colui che per primo in Italia, nel 1821, fondò una scuola tipografica. Grazie alla sua intuizione, la stampa è stato un importante strumento e metodo educativo per la crescita personale. Allo stesso Pavoni è dedicata la piazzetta attigua al Museo con una targa in marmo.
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La sede del Museo si trova al piano terra della casa di Simone Quetti, dove per anni ha svolto l'attività di tipografo, ora spostata nella zona industriale.
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Simone Quetti insieme ad alcuni amici e colleghi tipografi in pensione, si dedica anche all'attività didattica per le scuole, mostrando il percorso della carta stampata dal 1842.