Palazzo Farnese a Caprarola

Basta volgere lo sguardo verso la collina per vedere uno degli edifici più maestosi mai stati costruiti in Italia svettare sopra: il Palazzo Farnese. 

Percorrendo la Via Diritta, è possibile scorgere il Palazzo, situato nel grande piazzale dove culmina la Via, in posizione dominante su tutto l'abitato sebbene apparentemente isolato.

Il Palazzo fu commissionato nel 1520 dal futuro papa Paolo III, il cardinale Alessandro Farnese, agli architetti Antonio da Sangallo il Giovane e Baldassarre Peruzzi, e fu concepito come fortezza pentagonale, con muri in pendenza, bastioni angolari e fossato.

Verso il 1534, con la nomina a pontefice del cardinale committente, i lavori vennero interotti per essere poi ripresi 20 anni dopo circa, grazie al nipote maggiore del papa che affidò all'architetto Jacopo Barozzi da Vignola la trasformazione della fortezza del nonno in una sontuosa residenza.

Il Vignola eseguì una rielaborazione del tutto originale, introducendo numerose innovazioni architettoniche, nuove prospettive, diversi criteri costruttivi e scalinate. All’interno della residenza, i migliori pittori dell’epoca furono interpellati per realizzare affreschi ispirati dal letterato Annibal Caro.

Tra il 1941 e il 1942, il Palazzo venne acquisito interamente dallo Stato, e dal 1948 al 1955 fu scelto come residenza estiva dal Presidente della Repubblica Italiana Luigi Einaudi.

Dal 2015 è in consegna al Polo Museale del Lazio, l’ufficio del MIBACT incaricato di gestire quarantasei tra musei e luoghi di cultura della regione.

• La Signora Florence Baldwin, detta in paese l'Americana, negli anni della prima guerra mondiale fece arrivare dagli Stati Uniti diverse macchine da cucire nei saloni del Palazzo, dove iniziarono a lavorare le tante donne del paese che erano rimaste senza sostegni dopo le partenze dei mariti per il fronte. Florence Baldwin, donna disinibita per quei tempi, era arrivata in Italia dalla Francia per sfuggire allo scandalo che l'aveva travolta; il ricco marito, il colonnello Edward Parker Deacon, l'aveva trovata a letto con l'amante, che il militare uccise per lavare il disonore.
  
  
• L’Americana si trasferì in Italia dove, nei salotti romani, don Agostino Doria Pamphili si innamorò perdutamente di lei. Nel 1908 si trasferirono insieme nel maestoso Palazzo Farnese di Caprarola, che tornò ad essere frequentato da artisti, intellettuali, nobili e uomini d’affari.
  
  
• L’Americana era giunta in Italia, a Roma, con le 3 bellissime figlie: Gladys, Edith e Dorothy. Per il suo romanzo "La vergine delle rocce", il D'Annunzio trasse ispirazione proprio dallo stravagante  stile di vita di queste americane sui Cimmini. Violante, protagonista del romanzo, è in realtà la signorina Gladys, che si dice facesse perdere la testa ai giardinieri del palazzo perché d'estate amava fare il bagno nuda nelle vasche rinascimentali.