La
Porta Napoletana risale alla seconda metà del 1600 e deve il suo nome alla direzione verso cui è rivolta, Napoli.
Venne edificata nel 1511 per opera di provenienza lombarda e fu il
principale accesso al paese di Ariccia nel Settecento. Attraversandola, infatti, è possibile introdursi nel centro storico della cittadina, passando da Piazza della Corte.
Fu costruita già dalla
famiglia nobiliare Savelli nel 1642, ma l’aspetto attuale si deve al
progetto di Gian Lorenzo Bernini, su commissione della
famiglia aristocratica Chigi, subito dopo aver acquisito il feudo, nel 1661.
La porta è provvista di un portale e di una grande inferriata: era da qui che partivano le mura del borgo. Dal piazzale attiguo alla porta si gode di una
stupefacente vista panoramica su Vallericcia, la vallata ai piedi del borgo.
Nel 1596, la Congregazione del Buon Governo, organismo della curia romana, fece incidere una targa affissa alla parete della porta. L'avviso, presente tutt'oggi, recita
"Si paga gabella" per indicare la funzione di barriera doganale.
Curiosità
- La struttura, fortunatamente, non fu rasa al suolo dai bombardamenti del 1944 causati dalla Seconda guerra mondiale, uscendone, anzi, quasi completamente illesa.