La più antica costruzione del Castello risale al 1290, quando il Marchese del Monferrato, dopo aver sferrato un attacco al Comune di Asti, distrugge completamente il villaggio di San Pietro di Guadarabio ubicato nella Valle attraversata dal fiume Versa, e gli abitanti vengono trasferiti dalla valle alla collina ampliando e costruendo una solida
cinta muraria intorno alla roccaforte preesistente già prima del 1159.
La
casaforte seicentesca costituita da un unico blocco abitativo su tre piani fuori terra, con facciata rivolta a sud-est e una manica a forma di U con cortile interno, viene completamente trasformata in
residenza in stile barocco grazie al genio e alla creatività dell'
architetto Benedetto Alfieri; egli aggiunge alla struttura precedente la
scenografica facciata a sud-ovest con un avancorpo centrale, due nicchie e lo stemma della famiglia dei conti Amico, due splendidi porticati con archi ribassati e motivo del bugnato.
Da ammirare al suo interno il
Salone Rosso - sede del Consiglio Comunale - completamente affrescato nel 1750; il prestigioso
Salone Verde - ex salone delle feste, oggi luogo di mostre e convegni - con splendido pavimento in ceramica di Vietri dipinto a mano; la
Saletta De Rolandis - dedicata all'inventore del Tricolore italiano - con pavimento in tipico cotto piemontese.
Curiosità
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L'architetto Benedetto Alfieri era lo zio del più famoso Vittorio Alfieri, poeta, scrittore e autore teatrale.
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La maestosa nicchia al centro della facciata, alta quanto tutto l'edificio, ricorda il Palazzo Mazzetti ad Asti ed il Palazzo Ghilini ad Alessandria, entrambi realizzati da Benedetto Alfieri.