San Salvatore Telesino era in origine l'
antica città di Telesia, di cui ancora oggi si possono ammirare le rovine presso il Parco Archeologico.
Situata lungo la Piana Vagnara, prima di divenire una colonia romana apparteneva ai Sanniti e si chiamava Tulosiom. Successivamente assunse il nome di Telesia, menzionata anche dallo storico Tito Livio.
Dell'antica città si conservano le mura perimetrali in opus reticolatum, lungo le quali un tempo si aprivano le varie porte di accesso, alcune secondarie e 4 principali poste nei 4 punti cardinali: la Porta ovest era rivolta verso Capua; la Porta nord verso Alife, Venafro e Cassino; la Porta est verso i borghi del Sannio beneventano; la Porta sud verso il fiume Calore.
Tra la Porta nord e la Porta sud passava l'antica Via Latina, che univa Telesia a Beneventum, ed era formata da grossi lastroni di selce, proprio come le piazze di Telesia; le strade interne erano invece realizzate con pietra viva. Lungo la strada che conduce all'Anfiteatro, potrete ammirare i resti di una pavimentazione in ceramica formata da piccolissime e coloratissime mattonelle quadrate.
Nel Parco Archeologico si possono vedere inoltre i resti delle Torri difensive, di una Basilica Paleocristiana con Monumento funerario, di un Edificio Termale, dell'Anfiteatro e dell'Acquedotto.
Curiosità
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In Località Vescovado vi sono i resti della massiccia Torre Campanaria, un tempo affiancata dalla Cattedrale della SS. Croce, di epoca normanna (X secolo) e ricostruita più tardi, stavolta intitolata a S. Maria della Trinità. La torre è stata costruita con materiali provenienti dall'antica Telesia.
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L'antica Telesia era ricca ed aveva una propria moneta.
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Le fonti citano alcuni cittadini di Telesia come i componenti della famiglia dei Ponzio, dei quali leggendario è Caio Ponzio, chiamato da vari scrittori antichi "Telesino". Il condottiero sannita è noto per aver umiliato i romani durante la battaglia delle Forche Caudine (321 a.C.).
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La struttura edilizia delle mura di Telesia è unica nel suo genere in epoca romana.
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Nell'Anfiteatro si poteva assistere un tempo ai giochi di gladiatori e di naumachia, cioè allo scontro simulato di navi da guerra.