Il seicentesco
Santuario della Madonna del Popolo, costruito tra il 1666 e il 1669, fu edificato conseguentemente all'apparizione della Madonna ad una popolana frisana che si recava a pregare la Madonna, presso un'icona allora esistente nel luogo .
L'intero edificio fu completato nel 1697 con la sistemazione dell'altare, decorato con stucchi e immagini da artisti di cui si ignorano i nomi.
Nel 1881, un terremoto la rovinò in parte. Dopo che il danno fu restaurato, la facciata fu cambiata rispetto a quella originaria.
Nel 1843, dietro la chiesa cominciò a funzionare il cimitero della parrocchia (in sostituzione della fossa comune di Santa Lucia). Infine nel Novecento si verificò il danno maggiore a gran parte dell'edificio: nel corso della ritirata, l'esercito tedesco, temendo che il campanile potesse essere utilizzato come osservatorio a loro danno, lo minarono. Il 4 dicembre del 1943 il campanile saltò in aria e crollando distrusse circa metà dell'edificio della Chiesa.
A partire dal 30 settembre del 1945 iniziò l'opera di ricostruzione e la chiesa fu riaperta al culto. Il nuovo rifacimento cambiò ancora l'aspetto dell'edificio rispetto all'antico.
La notte del 30 dicembre 1680, i ladri trafugarono l'antica immagine della Madonna del Popolo che non fu mai rinvenuta. Il pittore Pietro Annigoni, si offrì di dipingere una nuova immagine per la Chiesa che ora si può ammirare, collocata al centro dell'altare. Dell'antica immagine rubata, oggi nella Chiesa vi è una copia eseguita dal pittore Fabio D'Angelo in occasione del 350° anniversario dell'apparizione della Madonna. La copia è una fedele riproduzione che ci mostra l'impianto compositivo e stilistico dell'originale seicentesco.
Curiosità
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Davanti alla Chiesa della Madonna del Popolo, era consuetudine abbandonare bambini, una pratica pia testimoniata fino all'Unità d'Italia.
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Dal 1 maggio 2013 al 9 giugno 2014, si è svolto l'anno Giubiliare del Santuario della Madonna del Popolo, evento religioso coinciso con la ricorrenza del 350º anniversario dall'apparizione della Madonna del Popolo.