Il
Santuario della Madonna di Grottaferrata - dedicato alla
Patrona del borgo - sorge dove una volta si trovava l'
antico cenobio basiliano dell'VIII secolo.
Questo presentava
10 altari, il principale dei quali rivolto a oriente; il canonico Ronsini nei suoi "Cenni storici su Rofrano" riporta che sotto l'altare maggiore si trovava una cripta, e per accederci vi era un cancello di ferro che diede il nome di
Crypta ferrata poi modificato in Grottaferrata.
L'edificio religioso custodiva un'
antichissima icona della Beata Vergine Maria, risalente al 1583 e scomparsa nel 1691, successivamente
sostituita con due statue, una in mattoni del XIII secolo situata in una nicchia nel presbiterio, e una in legno scolpita a Napoli nel 1850 da Francesco Saverio Citarelli; quest'ultima è stata fortemente voluta dai
fratelli sacerdoti Ronsini e viene portata in processione ogni anno durante la
festa patronale dell'8 settembre.
Potrete inoltre ammirare un
busto ligneo di Sant'Elia e una
statua lignea di San Rocco, entrambi del Seicento, oltre ad un pregevole
Crocifisso ligneo del Settecento.
Curiosità
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L'importanza dell'antica chiesa basiliana fece sì che intorno ad essa sorgesse l'abitato di Rofrano; essa era punto di passaggio e di sosta per monaci e pellegrini.
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Si ipotizza che anche San Nilo da Rossano vi abbia soggiornato attorno all'anno mille. Nel 2004, anno millenario dalla sua morte e della fondazione dell'Abbazia Greca di Grottaferrata, il Comune di Rofrano ha celebrato il gemellaggio con il Comune di Grottaferrata, insieme con gli altri comuni del percorso niliano.
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Recentemente sono state realizzate delle copie della statua della Vergine in legno, per i devoti rofranesi emigrati in Australia e in Argentina.