Il
Santuario di Santa Maria a Fiume si trova nella parte bassa del borgo, sulla sponda sinistra del fiume Sacco.
Interamente distrutto durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale, è stato ricostruito sulle rovine dell'antico edificio sacro, mantenendo fedelmente lo
stile duecentesco originario.
La facciata presenta un
elegante rosone ricostruito con i materiali originali, ed un portale a sesto rialzato con due piccole colonne laterali, identico a quello andato distrutto. A destra del portale vi sono i 4 simboli degli evangelisti scolpiti - ovvero il leone, il toro, l'aquila, l'angelo - mentre a sinistra vi sono foglie di palma e altri ornamenti vegetali. La lunetta a tutto sesto posta sull'architrave è decorata con foglie di acanto.
Al suo interno, a tre navate, custodisce una
pregevole statua lignea della Vergine, alcune sculture medievali, e diverse
iscrizioni romane funerarie riferite ai Fabraterni Veteres - abitanti di Ceccano in epoca romana - rinvenute tra le macerie durante i lavori di riedificazione.
Curiosità
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In passato, le pareti e i pilastri della Chiesa presentavano numerosi affreschi attribuiti a Giotto e alla sua scuola; una deduzione derivante dal fatto che il Maestro era molto amico del Cardinale Annibaldo. Altri affreschi rilevanti e andati persi raffiguravano la Crocifissione e la Vergine con il Bambino. Grazie alla documentazione fotografica rimasta, è possibile vedere tutti questi capolavori.
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Il Santuario, a seguito dei bombardamenti, perse il titolo di Monumento Nazionale che gli era stato concesso nel 1896.