L’Annunciazione di Belmonte, opera di straordinaria bellezza, raffigura il momento in cui l'Arcangelo Gabriele annuncia a Maria la sua prossima maternità. Il pittore ha reso questa scena in modo mirabile, evidenziando alcuni dettagli particolarmente singolari. L'opera, attribuita ad un artista del
XV secolo, è stata oggetto di dibattito tra gli studiosi: alcuni ritengono che possa essere stata realizzata dal pittore napoletano
Pietro Befulco, mentre altri la attribuiscono al celebre
Antonello da Messina.
La tavola si trovava in condizioni critiche nella chiesa per cui era stata commissionata, fino a quando, negli anni Trenta, venne notata dallo studioso
Frangipane. Negli anni Settanta, per motivi di sicurezza e restauro, fu trasferita a
Cosenza, e per lungo tempo si era quasi persa memoria dell'opera. Finalmente, nel 2023, è tornata a
Belmonte, divenendo una risorsa fondamentale per il patrimonio artistico e culturale del territorio.
Curiosità:
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Nonostante l'attribuzione incerta, il livello artistico e i dettagli della tavola lasciano spazio ad un'importante riflessione sulla sua origine. Alcuni storici dell'arte continuano a dibattere sulla possibile mano di Antonello da Messina, uno dei massimi esponenti del Quattrocento.
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La tavola dell'Annunciazione è stata rimossa dalla sua sede originaria più di una volta per motivi di restauro e sicurezza, e per molti anni si è temuto che fosse andata perduta.
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Il ritorno dell'opera a Belmonte nel 2023 ha segnato un momento di grande importanza per la comunità, che la considera non solo una testimonianza di arte sacra, ma anche un simbolo di rinascita culturale per il borgo.