Il
Teatro Accademico è un teatro all’italiana situato nella frazione di
La Villa di Bagni di Lucca.
Fu costruito nel
1790 da alcuni cittadini che diedero vita all’Accademia dei Provvidi, e nei decenni successivi ospitò numerosi spettacoli sia lirici che di prosa di grande prestigio.
Nel corso del
Novecento, dopo essere stato ceduto al Comune a causa dell’affievolimento della fama del borgo e della passione verso le rappresentazioni sceniche, il teatro fu interessato da importanti lavori di rifacimento per la sua conversione
a cinematografo, fra cui la costruzione della cabina di proiezione sul palco situato sopra quello reale.
Dopo la fine della seconda guerra mondiale, il teatro venne chiuso e rimase in stato di abbandono fino al
1980, quando furono intrapresi nuovi interventi di restauro diretti dall'ingegnere Lisandro Gambogi di Lucca.
Dal 1987 sino al 1997 l'
associazione culturale "Il Teatraccio" si occupò della gestione del teatro, programmando la stagione di prosa invernale e molti altri eventi e manifestazioni prima che la struttura ritornasse pienamente ad essere amministrata dal Comune.
Dal punto di vista architettonico, il teatro presenta le caratteristiche tipiche del
teatro all'italiana, con una platea a pianta ovale con 29 palchi divisi in due ordini e una loggia.
Oggi ha una capienza di
304 posti a sedere e viene utilizzato per organizzare
spettacoli in prosa e lirici, concerti e rassegne culturali, costituendo un punto di aggregazione per tutti gli abitanti del borgo e i visitatori.
Curiosità
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Al tempo dei Baciocchi, nel 1805, Elisa Bonaparte al Teatro impersonò la Fedra di Racine e l’anno dopo si tennero i festeggiamenti per la nascita della figlia Elisa Napoleona.
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Nel 1823 il teatro venne affittato dal principe Nicolaj Demidoff che vi organizzò feste danzanti e commedie a cui fu invitata tutta la popolazione.
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Al teatro hanno suonato importanti musicisti e compositori, come il giovane Giacomo Puccini, assiduo frequentatore di Bagni di Lucca dove ebbe importanti amicizie quali quella con il violinista Adolfo Betti. Durante il suo soggiorno nel borgo, Puccini compose il secondo atto della Fanciulla del West e fu ispirato per la Turandot.
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Con l’arrivo dei francesi, il teatro iniziò ad ospitare le prime delle opere italiane, tradizione che venne mantenuta fino al dopoguerra. Tra queste famose sono le commedie recitate da Totò.