Villa Calini è un esempio magnifico di architettura storica che ha evoluto la sua struttura complessa nel corso di quattro secoli. Edificata nel
XVI secolo come residenza di villeggiatura per la nobile famiglia
Calini, passò poi alla famiglia
Araldi. Alla morte dell'ultimo discendente degli Araldi, la proprietà venne ereditata dal conte veronese Giacomo
Morando.
L'
ingresso monumentale alla villa, impreziosito da una maestosa cancellata, conduce ad un elegante viale fiancheggiato da siepi di carpini e arricchito da 12 statue in arenaria, che accompagnano il visitatore fino alla residenza.
La
facciata della villa, realizzata in stile settecentesco, è suddivisa su due livelli e accoglie l'androne principale, dal quale si accede alla corte interna. Di particolare rilievo è il poggiolo in pietra che si affaccia su tre finestre della facciata, con timpani decorati che alternano forme triangolari e rotonde, racchiudendo mascheroni e trofei. Il timpano centrale ospita una nicchia ovale contenente un busto di guerriero, un dettaglio che aggiunge un tocco di grandiosità all'edificio. L'attico della villa, a forma di fastigio, è adornato da due statue erette che ne completano l'eleganza architettonica. La facciata interna, invece, si distingue per un portico a sette luci sorretto da colonne toscane.
All'interno della villa, i visitatori possono ammirare
lussuose sale decorate con affreschi in stile neoclassico, mentre il salone principale è arricchito da affreschi seicenteschi, che conferiscono all'ambiente un'atmosfera di raffinata bellezza.
Curiosità
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La villa è oggi sede del Municipio.
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Nel 1923 la villa ospitò l'Orfanotrofio Maschile e durante la Seconda Guerra Mondiale fu sede di un piccolo ospedale militare della Guardia Repubblicana di Salò.