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...La Festa in onore del Santo Patrono e protettore di Bova San Leo, ha inizio il pomeriggio del 4 maggio, quando le reliquie insieme alla statua argentea - custodite all'interno di una nicchia e protette da un cancello in ferro chiuso a chiave - vengono esposti davanti all'altare maggiore su di una "Vara" lignea affinché i fedeli possano accostarsi e toccarla in segno di devozione. Poi in solenne processione, l'imponente "vara" viene portata in spalla dai portatori bovesi, simbolo di devozione al Santo, accompagnata da una folla di fedeli, fino a raggiungere la Cattedrale della Madonna dell'Isodia, in cima al paese, accompagnato dalla Banda Municipale. Lì, rimarrà in esposizione fino al giorno 5 maggio.
La mattina del 5, dopo che il Vescovo ha celebrato la Santa Messa e amministrato il Sacramento della Cresima, il Santo viene portato in processione per le vie del centro storico. Arrivati nella piazza centrale, dopo una breve sosta davanti alla sede Municipale, il simulacro viene accolto con spari pirotecnici, per poi proseguire verso il proprio Santuario, dove sarà pregato e vegliato per tutta la notte, attraverso le "orazioni" che raccontano la vita di San Leo, dedita alla preghiera e alla penitenza, che continueranno fino al giorno 8.
La mattina dell'8 maggio, a conclusione dei festeggiamenti, ha luogo una breve processione intorno alla chiesa come per dare un ultimo saluto alla comunità, prima che il Santo con le reliquie venga riposto nella propria cappella.
Curiosità
San Leo, monaco basiliano a mezzo busto in argento, con ascia e palla di pece, simboli dei miracoli attribuitogli, è custodito con una particolare chiusura di barre in ferro e lucchetti poiché, in un passato ormai remoto, venne sottratto da popoli confinanti e lungamente conteso.
La "vara" lignea, composta da 4 angeli che sorreggono una corona, è del 1859 e fu commissionata nel napoletano da Giuseppe Autelitano, teologo della Cattedrale di Bova, prima di diventare vescovo di Nusco, in provincia di Avellino.