Festa patronale di San Donato da Ripacandida a Auletta

E il periodo piu' bello per il Borgo di Auletta, perchè segna il ritorno di tanti Aulettesi emigrati, che non vogliono mancare all'appuntamento dei festeggiamenti in onore del Santo Patrono San Donato da Ripacandida ... . 

Ogni anno ad Auletta il Comitato Festa San Donato da Ripacandida, celebra la festa del Santo Patrono San Donato da Ripacandida, che comincia il 15 agosto e termina il 18 agosto (la ricorrenza in onore di San Donato da Ripacandida è il 17 agosto).

I festeggiamenti iniziano circa sette giorni prima con il Settenario, ogni mattina vengono sparati dei fuochi d'artificio in segno di festa. Ma ancora, nei giorni precedenti si gira con la "Centa" per le contrade del paese, a raccogliere le offerte dei fedeli, che non sono solo economiche ma anche con olio e grano. 

Il 17, giorno della festa, alle ore 10:00, la reliquia e l'immagine sacra del Santo vengono portate in processione per le vie del paese, insieme alla banda e ai fedeli che intonano canti popolari e preghiere; tanti i fedeli che vi partecipano anche a piedi nudi. Tutti possono baciare la reliquia del braccio di San Donato da Ripacandida. Durante la processione vengono sparati i fuochi d'artificio. 

Il 18 Agosto i festeggiamenti si chiudono con un'altra processione lungo le vie del paese, con partenza dalla Chiesa Madre San Nicola di Mira e rientro in Chiesa intorno alle 21:00, quando ha luogo lo spettacolo di fuochi pirotecnici in onore di San Donato da Ripacandida. 

Ad allietare i 4 giorni di festeggiamenti, Bande Musicali, Spettacoli di Musica popolare, Concerti, Giochi di una volta, e molto altro...

Curiosità

• Secondo la leggenda, il Santo doveva abbandonare il paese e avrebbe lasciato un suo braccio a difesa e protezione.
  
  
• La reliquia dell'avambraccio destro viene venerata nella Chiesa madre, custodita in un reliquario d'argento del 1618.
  
  
• Altra effige è il prezioso mezzobusto d'argento raffigurante il Santo in estasi, che la marchesa di Caggiano fece realizzare come ringraziamento per la guarigione di suo nipote nel 1723.
  
  

 

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