Se si è stanchi della Capitale o si vuole trascorrere una giornata diversa nei dintorni di Roma, svariate sono le località da poter visitare.
Una gita fuoriporta a Roma e dintorni può offrire visite culturali, paesaggi mozzafiato e la possibilità di gustare piatti della cucina italiana da leccarsi i baffi.
Vi sono infatti luoghi vicino Roma che vi faranno toccare con mano la bellezza di un'Italia nascosta e che sorprende sempre.
Un'idea per una gita fuoriporta a Roma e dintorni è sicuramente la Cascata dell'Inferno. Si trova a circa 15 chilometri in linea d'aria dal Grande Raccordo Anulare ed è quindi raggiungibile davvero in tempi brevissimi.
Precisamente si trova nel Parco di Veio, dove vedrete la cascata creata da un un piccolo affluente del fiume Cremera.
L'arrivo sorprende tutti i suoi visitatori che potranno sentire sin da lontano il rumore dell'acqua che cade, ma ciò che lascia esterrefatti è la sua visione. Pertanto, il nome "inferno", non è per indicarne la sua bruttezza.
Venne utilizzato il nome Cascata dell'Inferno per la sua collocazione in una oscura gola rocciosa. Il nome "inferno" potrebbe essere anche dovuto al fatto che in passato spesso le mucche, per brucare, vi cascavano dentro, e i poveri possessori non potevano che vedere questo luogo come infernale.
Una città famosa per le sue grandi cascate e la vegetazione che vegliano sulla comunità locale.
Le prime bellezze di Isola del Liri sono proprio le sue cascate create dal fiume Liri. Questo si divide in due parti e crea la Cascata Grande e la Cascata del Valcatoio.
La Cascata Grande è alta circa 27 metri ed è una delle poche cascate che si trova in un centro cittadino. Invece, le acque della Cascata del Valcatoio vengono utilizzate per un impianto di produzione elettrica.
La città vide un vero e proprio sviluppo, soprattutto con l’occupazione francese del 1800. Questi ne sfruttarono proprio le risorse idriche e fecero del luogo un vero e proprio centro industriale.
Altra particolarità per cui è nota Isola del Liri sono le sue grandi industrie cartiere. Queste si svilupparono soprattutto agli inizi del secolo scorso, e portarono proprio in questo luogo alla nascita della prima scuola italiana per carta.
Qui veniva infatti prodotta una pregevolissima carta che portò Isola del Liri ai vertici di questo settore. Ciò sino agli inizi degli anni Ottanta, momento in cui il settore fu segnato da una profonda crisi che mise inginocchio le industrie cartiere. Ancora oggi diversi palazzi della cittadina sono delle vecchie cartiere o uffici di queste ultime.
A riguardo, da non perdere è la passeggiata verso il Parco Fluviale. Partendo da Corso Roma si arriva al Parco Fluviale, dove sarà possibile passeggiare e contemplare le antiche macchine della carta. La passeggiata termina con l'immagine della Cascata del Valcatoio.
Il Giardino di Ninfa, nel territorio del comune di Cisterna di Latina, è un'altra ottima idea per una gita fuoriporta a Roma. Per molti sono in giardini più belli d'Italia in quanto offrono non solo vegetazione ma rivoli di acqua, sorgenti naturali, ruderi antichi e scorci da perdere il fiato.
In questo luogo si contano circa 2.500 tipi tra piante e arbusti. Vegetazione che in ogni momento dell’anno offre di che rimanere a bocca aperta. Infatti, nel Giardino di Ninfa è possibile vedere piante sempreverdi o piante che cambiano colore a seconda della stagione e che rendono questo luogo ancora più tipico e caratteristico. In questo giardino potrete ammirare persino dei ciliegi giapponesi.
Ma un'altra particolarità del Giardino di Ninfa, oltre alle piante, sono le strutture antiche immerse nella vegetazione. Nel giardino si trova una vera è propria città medievale che fu distrutta nel 1382 e rimase abbandonata fino al 1920. La bonifica della zona iniziò nel 1921, grazie a Gelasio Caetani che si occupò del restauro di alcuni ruderi di Ninfa.
Nella cittadina di Ninfa si possono vedere diverse strutture, alcune delle quali sono state restaurate durante la creazione del giardino.
Un luogo che lascia esterrefatti dove si respira un’aria unica. Garantisce ai suoi visitatori di vedere una città medievale ormai abbandonata e la natura incontaminata in cui vivono animali e vegetazione.
Visitando i Giardino di Ninfa sembrerà di essere quasi in una sorta di ambientazione fantasy.
È impossibile, quando si parla di 8 idee per una gita fuoriporta a Roma e dintorni, non citare Villa Adriana e Villa d'Este a Tivoli. Entrambe raggiungibili in pochissimo tempo, in quanto distano solo 28 chilometri dalla Capitale.
Due ville che sono due siti archeologici di fondamentale importanza, tra i luoghi più belli della provincia di Roma da visitare durante i periodi più caldi dell'anno.
Anche se in maniera minore rispetto al Giardino di Ninfa, anche qui è possibile apprezzare una simbiosi tra la natura e le strutture che vi sono immerse.
La prima, Villa Adriana, fu voluta dall’imperatore Adriano come sua residenza imperiale. Fu fatta realizzare nell’anno 100 d. C. e copre un’area veramente vasta che è pari a circa 120 ettari. Un luogo talmente caratteristico e interessante che è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Dopo la morte di Adriano, la villa fu man mano abbandonata, sino a diventare nel Medioevo un vero e proprio terreno agricolo; fu riscoperta nel 1400 da Flavio Biondo, un umanista che ne iniziò a curare il recupero.
A Villa Adriana potrete toccare con mano una romanità di altri tempi ben conservata e che parla ancora ai suoi visitatori.
Tra le varie strutture da vedere si ricordano il Complesso del Pecìle che era il vero e proprio centro culturale e politico ai tempi dell’Imperatore Adriano, il Palazzo Imperiale, e il Teatro Marittimo che fu la prima residenza dell’Imperatore.
Anche la seconda, Villa d’Este, figura tra i siti Patrimonio UNESCO.
Più moderna rispetto a Villa Adriana, fu voluta dal Cardinale Ippolito d’Este, e sorge sul sito di un’antica villa romana. La villa fu un dono di Papa Giulio III al Cardinale per averlo aiutato e supportato nella sua elezione a Papa.
Nel tempo passò a diversi proprietari, tra cui gli Asburgo. Fu proprio un Asburgo, Francesco Ferdinando d’Asburgo-Este, erede al trono dell’Impero austro-ungarico, a venderlo allo Stato italiano per la cifra di due milioni di lire.
A Villa d’Este è visitabile sia la parte esterna che interna.
Esternamente si trovano dei bellissimi giardini dove il cardinale accoglieva i suoi ospiti durante il caldo estivo.
La bellezza vera e propria della villa sono però le sue bellissime e numerose fontane, come la Fontana dell’Ovato, la Fontana del Pegaso, le Cento Fontane o la Fontana dei Draghi.
Tra i vari luoghi da visitare fuoriporta a Roma se si è in cerca anche di un luogo che sia spirituale, va annoverato il Monastero di San Benedetto che si trova nel borgo di Subiaco a poca distanza da Roma.
Il monastero colpisce già per la posizione, ergendosi su una curvatura di un'immensa parete di roccia che è incastonata nel Monte Taleo, ed è sorretto grazie a nove arcate.
Tra le opere da non perdere al suo interno va citato l'affresco che ritrae San Francesco d'Assisi: fu realizzato appena tre anni prima della sua morte e si dice che sia una delle rappresentazioni più fedeli del Patrono d'Italia.
Questa località ospita anche il Santuario del Sacro Speco che è uno dei luoghi spirituali più importanti per la Chiesa cattolica; fu costruito quasi mille anni fa e ospita la grotta in cui San Benedetto da Norcia trascorse parte della sua vita eremitica.
Quindi se si è in cerca di un luogo da visitare fuori Roma che sia spirituale e che offra un connubio tra architettura e natura è bene considerare questa località.
Civita di Bagnoregio è una località in provincia di Viterbo definita "la città che muore", uno dei luoghi più famosi d'Italia e forse del mondo: un vero e proprio must se si vuole vedere qualcosa fuori Roma che sia interessante e caratteristico.
Viene definita "la città che muore" in quanto le continue frane del tufo sul quale sorge ne mettono a rischio l’esistenza. Nonostante questo aspetto triste del luogo, Civita di Bagnoregio offre uno spettacolo indimenticabile.
È un luogo isolato dal resto del mondo che si erge su una montagna di tufo dalla quale dipende la sua esistenza.
L’unico modo per raggiungere questo spettacolare luogo è il ponte costruito nel 1965.
Non è un caso che Civita di Bagnoregio sia considerato uno dei borghi più belli d’Italia. Un tempo la cittadina aveva cinque porte di accesso, ma le varie erosioni e frane ne hanno fatte rimanere solo una che è la porta di Santa Maria o della Cava. Altro accesso è quello scavato nella roccia e che forma una galleria.
La città fu fondata 2500 anni fa dagli etruschi. Di quell'epoca rimane la struttura urbanistica, ma sono presenti strutture medievali e rinascimentali.
All'interno della chiesa di San Donato è custodito un antico crocefisso ligneo della scuola di Donatello, diversi edifici medioevali e la casa natale di San Bonaventura.
Altra destinazione da visitare fuori Roma è Ostia antica: un’escursione fuoriporta a Roma che offre la possibilità di vedere tante bellezze antiche e arricchire la propria conoscenza.
Ostia si trova a circa 40 minuti di treno da Roma e a poco meno se ci si arriva con l’auto.
È una città che ai tempi dell’antica Roma contava circa 50.000 abitanti e aveva diversi edifici pubblici.
Tra le particolarità da non perdere di questa antica cittadina romana ci sono le terme pubbliche di Nettuno e i vari mosaici in essa custoditi.
Ostia divenne importante soprattutto grazie all'annona, ossia l’approvvigionamento di grano per la capitale. I suoi porti, quello di Claudio e Traiano, permisero alla città di svilupparsi molto presto.
Ostia Antica è il sito archeologico più grande del pianeta e va considerato che sinora ne è stato riportato alla luce solo il 40%.
Sin dai tempi dell’antica Roma i castelli romani erano molto gettonati, soprattutto quando Roma diventava calda e si voleva godere di un po’ di frescura. Per lo stesso motivo i Castelli Romani sono stati apprezzati anche dai papi che vi hanno costruito la loro residenza estiva.
Parlare di Castelli Romani significa parlare di Castel Gandolfo che è uno dei borghi più interessanti della zona.
Si trova arroccato sulla cresta del vecchio cratere, che gli ha permesso di acquisire una vista mozzafiato che rende il posto ancora più speciale.
Questa piccola cittadina racchiude tante bellezze, quali il palazzo papale che recentemente è visitabile anche all’interno.
Il palazzo si trova nella piazza centrale, che è collegata al parcheggio da piccole strade e in particolare il piccolo Corso della Repubblica, pieno di ristorantini e negozi di souvenir.
Altro borgo dei Castelli Romani da non perdere è sicuramente Ariccia, vicinissima a Castel Gandolfo, che offre altresì un bel panorama, ma soprattutto la famosa porchetta di Ariccia.
Ariccia è infatti celebre soprattutto per il cibo e le "fraschette", tipiche osterie romane. In alcune di esse si mangia ancora tutti in convivialità allo stesso tavolo.
Qui si possono gustare i migliori piatti della tradizione romana: dall’abbacchio alla pasta cacio e pepe, dalla pasta alla carbonara alla porchetta. Bisogna considerare però che il solo antipasto è davvero abbondante e offre salumi, formaggi, ricotta e tanto pane tipico della zona.
Ma ad Ariccia potrete anche vedere due strutture importanti della zona: Palazzo Chigi e la Collegiata di Santa Maria Assunta, entrambe su Piazza di Corte.
Palazzo Chigi è visitabile anche all'interno ed è noto per essere stato la scenografia di film come "Il Racconto dei Racconti" di Matteo Garrone o "I Viceré" con Alessandro Preziosi.
La Collegiata di Santa Maria Assunta costruita dalla famiglia Chigi tra il 1663 ed il 1665, è celebrata come una delle opere più perfette di Gian Lorenzo Bernini.
Infine, sempre da visitare fuori porta a Roma e vicino ai castelli vi è il famoso lago di Nemi, un lago di origine vulcanica, un vero e proprio cratere riempito di acqua. Dalla parte opposta si può vedere un'altra località dei castelli romani: Genzano di Roma.
Il lago è famoso perché negli anni Venti del 1900 sono state rinvenute ben due navi romane appartenenti all’imperatore Caligola.
Da gustare a Nemi sono le famose fragole; se la stagione lo consente, da non perdere una bella coppa di fragole con panna.