Si ringrazia il Comune di Bagnoregio (VT)
I PICIARELLI
I Piciarelli sono una pasta fresca fatta a mano, tipica della tradizione culinaria dell'alto Lazio e della bassa Toscana. Simili a degli spaghettoni, a seconda della Regione e del paese, vengono chiamati in vari modi, così tanti che si potrebbe fare un lunghissimo elenco. Alcuni esempi: umbricelli, lombrichelli, ciriole, bigoli, stringozzi, strozzaprete. La preparazione, tuttavia, è sempre la stessa: farina e acqua, con talvolta un po' di sale.
CURIOSITÀ
Si narra che in passato i contadini ricompensassero i preti con un po' di farina, in cambio di servigi spirituali. Semplicemente con farina e acqua la perpetua - al posto delle costose uova spesso introvabili - riusciva a realizzare questa pasta. E' da questo racconto della memoria popolare che nasce uno dei tanti nomi del "Piciarello": lo "Strozzaprete".
USI E COSTUMI
Anticamente era usanza preparare manualmente questi "spaghettoni" che, conditi con un po' di lardo soffritto, erano la gioia dei commensali durante le festività.
GLI INGREDIENTI
Piciarelli fatti a mano; Olio evo; 2/3 Spicchi di aglio; Tartufo nero; Sale fino.
LA PREPARAZIONE
Innanzitutto spazzolate con cura il tartufo, eliminando i residui terrosi. Mi raccomando: non passarlo mai sotto l'acqua! Se il tuo tartufo nero dovesse essere particolarmente terroso, e la spazzolina non dovesse essere sufficiente, utilizza uno straccio umido e passalo con delicatezza sulla scorza, così che ti sarà più facile rimuovere ogni residuo!
Successivamente, scaldate un po' d'olio evo in una padella e fate soffriggere gli spicchi d'aglio sbucciati.
Una volta dorati, togliete la padella dal fuoco e aggiungete all'olio il tartufo grattugiato.
Nel frattempo, portate ad ebollizione l'acqua in una pentola capiente, salatela e fatevi cuocere i piciarelli.
Scolateli al dente e fateli saltare in padella insieme al condimento per amalgamare il tutto.
Servite caldi, con una spolverata di tartufo (a piacere).
G U S T A L O S U L P O S T O !