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BENVENUTO A BARADILI, IL BORGO MENO POPOLATO DELLA SARDEGNA!
Baradili è un borgo sardo di soli 75 abitanti, che sorge nei pressi dell'Altopiano della Giara, fra le colline della Marmilla, in un territorio ricco di vigneti, oliveti e mandorleti.
Baradili vanta rilevanti bellezze naturalistiche ed archeologiche .... Nel suo centro storico, cheha mantenuto l'identità di borgo medioevale, potrete ammirare interessanti esempi di architettura civile passata: le antiche case a corte. Tra queste, degne di nota sono Monte Granatico, Casa Usai e Casa Lavra.
Abitato fin dall'età del Bronzo, il suo territorio conserva le tipiche costruzioni in pietra della civiltà nuragica. Tra queste, la più importante è il Nuraghe monotorre Candeu, il qualecomunica con il famoso complesso "Su Nuraxi" di Barumini, zona di grande rilevanza storica. Nei suoi pressi potrete ammirare un'antica fontana scavata nella roccia, risalente anch'essa al periodo nuragico ma ricostruita qualche secolo fa.
Ogni anno, dal 13 al 19 luglio, latradizionale Sagra dei ravioli di Baradili riscuote sempre un gran successo. La manifestazione culinaria, oltre ad esaltare questo piatto tipico locale nelle sue diverse varietà - da quella con ricotta e limone a quella con le patate - vede lo svolgimento di attività culturali e di valorizzazione dei prodotti tipici baradilesi. Il 20 luglio, al termine della Sagra, si celebrano i festeggiamenti in onore della patrona del borgo, Santa Margherita di Antiochia, cui è legata la nascita di questa sagra.
Il borgo di Baradili è questo e molto altro ancora...
Curiosità
Il tasso di natalità a Baradili è prossimo a zero.
Nel 1927, il comune di Baradili divenne frazione del limitrofo comune di Baressa, e recuperò la propria autonomia nel 1958 grazie ad un referendum popolare.
Il paesaggio di Baradili, collinoso ad ovest e pianeggiante a sud, è ricco di vigneti, oliveti e mandorleti dai quali la popolazione ottiene ottimi vini, oli e dolci.
Tra le specialità culinarie baradilesi, oltre ai ravioli, vi sono il maialetto sardo allo spiedo, cotto con il legno di mandorlo o di olivastro, e "Is talluzzas", un particolare tipo di pasta fatta a mano, dalla forma tonda e piatta.