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BENVENUTO A MONTEFIORE CONCA, IL BORGO DELLE CASTAGNE, CON UNA IMPONENTE ROCCA MALATESTIANA!
Montefiore Conca è un borgo dell'Emilia Romagna che conta circa 2 273 abitanti. Il suo territorio, situato al confine con le Marche, è adagiato sulle colline dell'Appennino tosco-romagnolo, adiacente alla valle del fiume Conca .... E' iscritto al club de "I Borghi più Belli d'Italia".
Centro storico. Il centro storico del borgo, con i suoi vicoletti, la cinta muraria, i torrioni e la Rocca, conserva ancora tutto il suo splendore di borgo medievale. Vi si accede mediante l'unica porta rimasta, Porta Curina (XIV - XV secolo), che reca in alto uno stemma papale. Superata la porta, noterete subito un abitato di piccole dimensioni, con un pugno di case abbracciate le une alle altre fino alla sommità del borgo. Sulla destra, sorge la trecentesca Chiesa parrocchiale di San Paolo, che custodisce una importante pala d'altare del Cinquecento raffigurante la Madonna della Misericordia, e un bel crocifisso ligneo del Trecento della Scuola Riminese. Proseguendo incontrerete subito un altro edificio religioso, la Chiesa dell'Ospedale della Misericordia, con suggestivi resti di affreschi del Quattrocento.
La Rocca Malatestiana. Da qualunque parte arriviate a Montefiore Conca, vedrete la sua solitaria Rocca emergere imponente tra le colline che la circondano. Continuando la vostra passeggiata nel borgo, dopo la Chiesa vi ritroverete dinanzi ad una strada in salita che vi condurrà al primo tratto di cinta muraria, con due alte torri e una prima porta chiamata "Porta del Muro Grosso". Una suggestiva scalinata in pietra, con vista sulla Valconca, vi porterà alla seconda porta, il vero ingresso alla Rocca. Risalente al Trecento, questo baluardo difensivo divenne la residenza estiva della potente famiglia dei Malatesta, ospitando personaggi di rilievo del periodo rinascimentale come papi e imperatori. E' il più potente simbolo del potere di questa dinastia in tutta la Valconca. La storia del Castello è legata a Costanza Malatesta, figlia di Ungaro Malatesta, che, rimasta vedova giovanissima, si innamorò di un lanciere tedesco di nome Ormanno. Un amore fortemente contrastato dal prozio di Costanza, al punto tale da commissionare l'assassinio dei due amanti. La leggenda vuole che da allora il fantasma della contessa aleggi qui, tra le mura. Sette pannelli disposti lungo il percorso di visita del Castello, narrano questa romantica storia d'amore. Le stanze della Rocca sono quasi tutte spoglie. Ai piani inferiori si trovano le cucine e altri locali di servizio, mentre ai piani nobili vi sono tre stanze significative: la grande Sala dell’Imperatore, che conserva i resti di alcuni affreschi del Trecento, attribuiti all'artista Jacopo Avanzi; la Sala del Trono, di rappresentanza; e una ricostruzione della Stanza di Costanza Malatesta d'Este. Potete continuare la vostra visita fino alla torre campanaria e alla cinta muraria. Da lassù potrete godere di un panorama magnifico sul borgo e sulla vallata, che nelle giornate più limpide arriva fino al mar Adriatico.
Museo delle Maioliche. La Rocca ospita il Museo delle Maioliche, una mostra permanente composta da una collezione di circa cento maioliche ritrovate nel Castello. Potrete ammirare parte della colorata produzione ceramica malatestiana - da boccali, a coppe, a lettere gotiche e altro - i cui pezzi sono riconducibile a produzioni perlopiù romagnole, con qualche pezzo provenienti dalle Marche e dal ferrarese, salvo i vetri che invece sono di produzione veneziana.
Santuario della Madonna di Bonora. Appena fuori dal centro abitato di Montefiore, raggiungibile anche a piedi con 20 minuti di passeggiata panoramica, potrete visitare un Santuario dedicato alla Madonna di Bonora. Totalmente immerso nel verde, è uno dei luoghi di culto più importanti del Riminese, dove migliaia di fedeli si recano da secoli per venerare un'immagine della Madonna che allatta. L'immagine è posta dietro all'altare maggiore, risale al Quattrocento ed è ritenuta miracolosa come testimoniano i numerosi ex voto lasciati qui dai fedeli.
Sentieri escursionistici. La particolarità di questo territorio è la presenza di ulivi e castagni in un'area molto vicina al mare. Da Montefiore partono vari sentieri naturalistici, da percorrere a piedi o in bicicletta. Molto interessanti sono quelli che dalla località Pedrosa conducono a Gemmano e all'area protetta delle Grotte di Onferno, passando per il torrente Ventena. Belli anche dal punto di vista storico oltre che naturalistico, I Sassi Simone e Simoncello, insieme al Monte Carpegna. Da non perdere, infine, una giornata alle sorgenti dell'Oasi Naturale del Fiume Conca.
Rocca di Luna. Ogni anno, a Luglio, nel borgo si svolge l'attesissimo evento Rocca di Luna.Durante le due lunghe notti della manifestazione, spettacoli, mostre e mercatini animano le vie del borgo e la Rocca, in un'atmosfera particolarmente suggestiva.
Montefiore Conca è questo e molto altro ancora...
Curiosità
Il toponimo del borgo deriva dal latino Mons Florum che significa "Monte dei fiori", per la sua bellissima posizione geografica. Nel 1863 gli venne cambiato il nome che divenne "Montefiorito", per ritornare "Montefiore" solo nel 1917.
Montefiore Conca viene spesso citato in studi sulla vegetazione italiana, per una singolare caratteristica: i castagneti del suo territorio si trovano a quote molto basse, accanto agli uliveti.
Tra le specialità gastronomiche del borgo imperdibili sono i passatelli in brodo di carne. Tra i prodotti tipici, oltre alle castagne vi sono l'olio extravergine d'oliva e i formaggi.
L'immagine sacra della Madonna di Bonora che allatta il Bambino, fu fatta dipingere da un eremita di nome Ondidei di Bonora, che alla sua morte nel Quattrocento lasciò i suoi beni ai Terziari Francescani, ai quali succedettero nel 1963 le Monache del Sacro Cuore.