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Sperlonga è un piccolo borgo marinaro di 3.244 abitanti, arroccato su una lingua di terra a forma di testuggine che si immerge nel Mar Tirreno.
Sperlonga è nota come "la perla del litorale laziale", pluripremiata Bandiera Blu e Bandiera Verde per il suo mare cristallino e le lunghissime spiagge di sabbia adatte ai bambini .... Una sabbia fine e dorata, che si alterna a speroni di roccia che si stagliano in mare, creando incantevoli anfratti e calette raggiungibili a nuoto. Il fondale basso è ideale anche per snorkeling ed immersioni o piacevoli passeggiate in canoa. I numerosi servizi offerti permettono di vivere questo mare a tutto tondo.
Il borgo rientra nel Parco Naturale Regionale Riviera di Ulisse grazie al Promontorio Villa Tiberio e Costa Torre Capovento - Punta Cetarola, noto come "Monumento Naturale di Sperlonga"; un promontorio costituito essenzialmente da scogliere e falesie che si specchiano in acque limpidissime e ricche di vita. Oltre alle ricchezze di flora e fauna che caratterizzano il promontorio, rientra nell'area protetta anche una fascia di mare per l'incredibile varietà di organismi marini che vi abitano. Imperdibili i sentieri organizzati dall'Ente del Parco, che permettono di apprezzare le numerose varietà di piante e arbusti - tra i quali diversi esemplari di palma nana - e i tantissimi mammiferi, uccelli e rettili, che vivono in questo splendido habitat natuale. Indimenticabili anche i panorami che si aprono in mezzo ai sentieri e che vanno a formare una cartolina sul mare, con le Isole Pontine a farne da sfondo.
La bellezza naturale del litorale, col suo antico borgo marinaro, incantò uno degli uomini più potenti in Occidente in epoca romana: l'Imperatore Tiberio. E' a Sperlonga che l'Imperatore costruì la sua residenza estiva, utilizzando perfino una cavità a livello del mare che oggi è nota come "Grotta di Tiberio". La residenza evidenzia quanto Tiberio fosse incline verso la cultura ellenistica e la poesia omerica. La Grotta si presentava come un suggestivo ambiente mitologico in onore di Ulisse, con gruppi scultorei che narrano le vicende del Mito di Omero, dall'accecamento di Ulisse al trascinamento del corpo di Achille. Le pregevoli statue rinvenute nei pressi della residenza, sono oggi custodite insieme ad altri preziosi reperti nel Museo Archeologico Nazionale di Sperlonga, situato proprio in quel luogo magico, in cui l'antico passato di fasti imperiali si mescola a fantasiose leggende.
Il borgo di Sperlonga è questo e molto altro ancora...
Curiosità
A Sperlonga si trovano due laghi, detti "gli occhi di Sperlonga": il Lago circolare di San Puoto e il Lago Lungo.
Lo sviluppo turistico del borgo si deve all'apertura della via Flacca nel 1958, una strada litoranea che unisce Terracina a Gaeta e che portò al rinvenimento degli importanti gruppi scultorei appartenuti alla Villa dell'Imperatore romano Tiberio.
Scavi e reperti archeologici testimoniano che l’uomo di Neanderthal abitò queste terre sin dal Paleolitico.
Secondo molte leggende che ruotano attorno al luogo della Villa di Sperlonga, i luoghi che Omero citava nella sua opera sono proprio questi. E' qui che si ritiene che si trovasse l’Isola della Maga Circe, dove Ulisse sostò per più di un anno in preda a deliri mentali, prima di riprendere il suo viaggio.
Altre leggende vogliono che proprio nei pressi di Sperlonga sorgesse la mitica città di Amyclae, forse fondata dai Laconi.
Citazioni famose
"I monti di Gaeta e di Sperlonga, i monti allineati in catena, ondulati, del meridione, che filtravano l'orizzonte fino in suo cuore: una lontananza mesta, color ruggine, dove il grigio del cielo e del mare si mescolavano in bagliori trasognati. Così dal Circeo a Sperlonga il mare pareva un immenso lago...". Cit. Pier Paolo Pasolini, in "Storie della città di Dio" di Walter Siti (1995).
Apparizioni cinematografiche
Il piccolo borgo marinaro di Sperlonga, compare in diverse scene dei film italiani più famosi nonché stranieri; tra i tanti:
Die Puppe (La bambola di carne), un film muto del 1919 diretto da Ernst Lubitsch;
Scipione l'Africano (1937), del regista Carmine Gallone;
Non c’è pace tra gli ulivi, film diretto da Giuseppe De Santis nel 1950;
La Ciociara (1960) di Vittorio De Sica;
Le Mépris (Il disprezzo), un film del 1963 diretto da Jean-Luc Godard;
Le castagne sono buone (1970), diretto da Pietro Germi;
Cristo si è fermato a Eboli (1979), diretto da Francesco Rosi;
Antropophagus(1980), un film diretto da Joe D'Amato;
I magi randagi (1996), per la regia di Sergio Citti;
Natale in Crociera (2007), il cinepanettone di Neri Parenti;
Benedetta follia (2018), di Carlo Verdone.
Cenni Storici Sperlonga deve il suo nome alle sue numerose grotte naturali, in latino le speluncae.
Il borgo nacque intorno ad un castello, sul promontorio San Magno (65 m s.l.m.), per sfuggire alle incursioni saracene. In età medioevale, questo paesino di pescatori visse continuamente sotto la minaccia delle aggressioni via mare, testimoniste anche dai murales del borgo che raffigurano le incursioni dei pirati per rapire gli abitanti e ridurli in schiavitù. Nel tentativo di difendersi, studiarono un sistema difensivo che condusse alla creazione di 4 Torri di avvistamento: la Torre centrale, la Torre del Nibbio, la Torre Truglia e la Torre Capovento. Il tentativo si rivelò presto vano e il borgo fu raso al suolo - una prima volta nel 1534 ed una seconda volta nel 1622 - dai pirati ottomani guidati dal terribile corsaro Khair ad-Din detto Barbarossa.
Ricostruito fra il XVII e il XIX secolo, arricchito con chiese e palazzi signorili, il borgo di Sperlonga assunse la forma attuale "a testuggine".
Appartenne per secoli al Regno di Napoli e poi al Regno delle Due Sicilie. Dopo la sconfitta militare di Francesco II di Borbone, ad opera di Garibaldi, fu annessa al Regno di Sardegna, che nel 1861 divenne Regno d'Italia.
Nel 1927 Sperlonga venne tolta alla Campania e annessa al Lazio, fino al 1934 quando fu incorportata nella neocostituita Provincia di Latina (che si chiamava all'epoca Littoria).
La fine dell'isolamento di Sperlonga, con conseguente uscita dal suo stato di povertà, è da attribuire all'apertura della via Flacca, una strada litoranea che unisce Terracina a Gaeta, inaugurata il 9 febbraio 1958.
Una forte spinta venne dal turismo, soprattutto in seguito al rinvenimento - nel 1957 - di importanti gruppi scultorei, appartenuti alla Villa dell'imperatore romano Tiberio.
Fu così che si scoprì che nell’età romana, proprio nel territorio di Sperlonga, sorgeva una prestigiosa Villa di proprità di uno dei più grandi personaggi del tempo: Tiberio. La bellezza del piccolo borgo non sfuggì all'Imperatore che vi fece costruire la sua residenza estiva, inglobando anche una Grotta oggi nota come "Grotta o Antro di Tiberio".
In conseguenza dei rinvenimenti fatti durante i lavori di scavo per la costruzione della via Flacca, fu creato il Museo Archeologico Nazionale di Sperlonga, che oggi custodisce tutti i reperti trovati nell'area.
A Sperlonga sono stati anche rinvenuti documenti che testimoniano la presenza di attività umana a partire dal Paleolitico superiore.
La leggenda invece vuole che nei pressi del borgo, non lontana dalle coste, si trovasse la mitica città di Amyclae, fondata dai Laconi.
Il borgo oggi conserva intatto il suo nucleo originario, tipicamente mediterraneo, con case dipinte di bianco, vicoli stretti e scorci che si aprono sul mare.