La
Basilica di S. Benedetto è una dei tanti edifici religiosi che la "Grancontessa"
Matilde di Canossa fece erigere sul finire dell'anno Mille nei suoi possedimenti.
La
facciata,
in stile neoromanico, ha richiesto profondi lavori di restauro nel 1925, che causarono la distruzione del protiro originale, mantenendo invece intatto il portale cinquecentesco sottostante.
Al suo
interno si sviluppa su tre navate, restaurate e ridipinte nel Cinquecento per volere di Francesco Recordati. Mantengono invece l'aspetto originario della chiesa romanica, le tre absidi, il presbiterio e il transetto destro, dove è presente una bella bifora. Esternamente è visibile l'abside centrale, decorata con archetti pensili e semicolonne in cotto di età romanica.
La chiesa custodisce alcuni pregevoli dipinti del Cinquecento, fra i quali degni di nota sono:
- La Pala dell'altare maggiore raffigurante la Madonna col Bambino, i santi Benedetto e Giovanni evangelista, di Rinaldo Mantovano, eseguita sulla base di un disegno di Giulio Romano conservato al Museo del Louvre di Parigi.
- La Sacra Famiglia con i santi Sebastiano e Antonio da Padova di Ippolito Costa, sul transetto destro.
- La Madonna col Bambino, san Giovanni Battista e santa Felicita, di Benedetto Pagni, nella terza cappella destra.
- La Natività di Gian Francesco Tura, nella quinta cappella sinistra.
Altre opere d'arte conservate nell'edificio sacro sono l'
altare maggiore del 1781, in marmi policromi, e l'
ancona della Madonna dei Miracoli di fine Settecento,
in stucco dipinto a finto marmo. Nel transetto destro è conservato un
crocifisso ligneo realizzato nella seconda metà del Quattrocento in area emiliana. Interessante anche il
capitello romanico dell'XI secolo XI, rinvenuto nell'edificio, con figurazioni di animali mostruosi.
Curiosità
- La Grancontessa Matilde è una delle figure più importanti ed interessanti del Medioevo italiano, con un'innata attitudine al comando e una profonda fede nella Chiesa. Quale potente feudataria ed accesa sostenitrice del papato ha avuto un ruolo di assoluto primo piano, in un'epoca in cui le donne erano considerate di rango inferiore.