Descrizione
Situato su un promontorio roccioso a destra della fiumara, il Castello di Sinagra è oggi ridotto allo stato di rudere ma conserva l'antico fascino che ricorda i tempi d'oro del suo passato prestigioso. Purtroppo sulla storia del Castello non vi sono notizie certe, ma è verosimile pensare che risalga all'epoca normanna, agli albori della storia feudale di Sinagra e in particolare al periodo in cui esso venne infeudato ai Lancia, nobili signori di Sinagra.
Presumibilmente nacque come torre di guardia bizantina, poi ampliata dai Branciforte e successivamente modificata dai Lancia. Divenne dimora nobiliare ai tempi della dinastia Altavilla, a cui seguirono i Ventimiglia e gli Ioppolo. Nel 1739 un forte terremoto colpì i feudi di Sinagra, recando ingenti danni anche al Castello che tuttavia venne abitato fino al 1812 da Marianna Ioppolo, la sposa del duca di Misterbiano, fino a quando la donna decise di installarsi a Naso, un paese limitrofo.
Il Castello rivestì un ruolo fondamentale per il borgo, fu infatti un centro importante per la storia feudale ma anche per la politica e la giurisdizione del territorio: nel 1460 il Regno di Sicilia concesse ai baroni di Sinagra di esercitare la funzione di giudici penali per conto del Re nel territorio sinagrese. Nel 1984 il Castello venne acquistato dal Comune.
Ciò che oggi si riesce ad ammirare è un pezzo di bastione di una struttura chiaramente molto più grande, perimetrato da mura ancora in parte conservate e da una piccola porzione di cortile a forma circolare, situato nella parte settentrionale dello stesso. Tramite una scalinata si accede ad una cisterna idrica, posta al di sotto del Castello. Inoltre, nella parte sud potrete ammirare la torre dell'orologio e la chiesa di Sant'Antonio - verosimilmente di epoca normanna, caratterizzata dagli spigoli esterni in pietra intagliata -, sopravvissuti al passare del tempo.
Attualmente il Castello è in fase di restauro a cura del Comune, con l'intento di restituire alla comunità un luogo dedicato alle varie attività culturali.