Savoia di Lucania, Satriano di Lucania e Sant'Angelo Le Fratte sono fra i paesi in cui è possibile camminare lungo le vie del paese e immergersi in arte, storia e cultura, grazie ai
murales sparsi per i muri di questi centri della valle del Melandro.
Il centro storico del borgo medievale di Savoia di Lucania, si sviluppa intorno al castello e conserva intatta la sua struttura urbanistica originaria: un reticolato di vicoli, archi, scalinate e stradine che si intrecciano tra loro; il fascino delle modeste abitazioni contadine in pietra addossate le une alle altre e costruite con materiali poveri, sfruttando le asperità del terreno.
Le case del centro storico, in cui fino agli anni ’50-’60 la popolazione dedita all’agricoltura e in parte all’artigianato viveva in condizioni di miseria e arretratezza, presentano caratteristiche strutturali comuni: piano terra adibito a deposito e ricovero di animali quali polli e asini, con una cantina scavata nella roccia; il piano superiore nel quale si estende la vera e propria abitazione, dove non mancavano il camino, la cucina in muratura, nicchie con mensole usate come armadi e dispense, e la camera da letto; a volte la presenza di portali in pietra scolpiti con date, iniziali, stemmi, simboli scaramantici, elementi decorativi…
Nel piccolo borgo è possibile ammirare anche molti murales, principalmente dedicati alla storia di Passannante, cuoco anarchico dell'antica Salvia che il 17 Settembre del 1878 attentò alla vita del Re Umberto I. Da quell'episodio, l'allòra sindaco di Salvia decise di scusarsi con la casa regnante cambiando il nome da Salvia a Savoia. Giovanni Passannante fu arrestato e, dopo una carcerazione punitiva ai limiti dell'umano, trovò la morte il 14 Febbraio 1910.
Oltre a Passannante è possibile ammirare pezzi di storia del santo patrono San Rocco, pellegrino e taumaturgo francese nato probabilmente tra il 1346 e il 1350 e morto tra il 1376 e il 1379. Possiamo ammirare scene in cui guarisce gli appestati, quando egli stesso si ammala di peste e scappa in un bosco vicino dove viene soccorso da un cane.
All'ingresso del paese troviamo un murale raffigurante il borgo di Savoia, con la scritta "Benvenuti a Savoia di Lucania", e salendo lungo la strada che conduce alla piazza principale, si possono ammirare 2 murales che raffigurano i costumi tradizionali maschili e femminili dell'antica Salvia.
Curiosità
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Nel 1952 una equipe di studiosi capeggiata dall’antropologo Ernesto De Martino e finanziata dalla RAI scelse come oggetto di studi (insieme ad altri piccoli centri meridionali), proprio Savoia di Lucania, con l’obiettivo di documentare e registrare i canti popolari e i comportamenti magico-religiosi sul ciclo della vita; dati e notizie che confluirono nella celebre pubblicazione “Sud e Magia”.
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Gli abitanti del paese, nonostante l'episodio che ha condotto al cambio del nome del borgo, continuano a chiamarsi “Salviani” e tuttora è aperto un acceso dibattito sulla questione del nome; la maggior parte della popolazione desidera tornare al toponimo originario Salvia, che deriverebbe dalla presenza abbondantissima nel territorio di questa pianta aromatica, molto utilizzata nella cucina tipica e a scopi medicamentosi dai salviani.