La
Chiesa dei Santi Pietro e Paolo è la Chiesa parrocchiale di Torri del Benaco.
Fu edificata nel
Settecento, al posto di una preesistente Chiesa romanica dedicata agli stessi Santi e demolita perché pericolante, sulla base del progetto disegnato dall’
architetto lombardo Antonio Spazzi e finanziato dal
parroco Don Domenico Sartori grazie alle offerte dei fedeli.
Venne benedetta e aperta alla preghiera
nel giugno 1731, anche se fu completata definitivamente solo
nel 1769 e consacrata
nel 1812 con la benedizione del Vescovo di Verona, Innocenzo Liruti.
Esternamente, la Chiesa presenta una
facciata con una copertura a capanna rivolta verso ponente, che è divisa da una cornice in due sezioni: nell’ordine inferiore, tripartito da quattro colonne, potrete osservare il meraviglioso
portone d’ingresso in marmo bianco di Sant’Ambrogio, realizzato nel Settecento dal lapicida Domenico Cecchini e sovrastato da un timpano curvilineo, mentre nell’ordine superiore potrete vedere una finestra posta perpendicolarmente sopra il portale.
Sono presenti anche quattro nicchie laterali, due per parte, dove sono poste
le statue di San Giuseppe, di San Filippo Neri, di Sant’Andrea e
di San Valentino realizzate nel Novecento da Giuseppe Zampieri. In alto, sulle estremità del cornicione, sono collocate
due statue che raffigurano
San Pietro e San Paolo, scolpite nel XVIII secolo dal veronese Michelangelo Speranza.
Adiacente alla Chiesa, troverete il
campanile di forma quadrangolare e slanciato verso l’alto, costruito sulla base di una vecchia torre di guardia della cinta muraria, che ha una copertura a cipolla di pianta ottagonale e una cella campanaria ad edicola caratterizzata dalla presenza di un’ampia monofora.
All'interno, l’edificio, ricco di finti stucchi e decorazioni realizzati nell’Ottocento, si presenta ad un’unica navata, coperta da volte a vela, su cui si affacciano le
quattro cappelle laterali che ospitano gli altari composti da marmi policromi di Sant'Antonio Abate, della Beata Vergine del Carmine, di San Filippo Neri e della Beata Vergine del Rosario, presso cui sono conservate opere di grande pregio.
Potrete ammirare
le statue di San Giovanni Nepomuceno e San Luigi Gonzaga e la
pala con i Santi Giuseppe, Antonio Abate, Vincenzo Ferrer e Luigi Gonzaga, realizzati dal veronese Felice Boscaratti; la
pala raffigurante la Madonna col Bambino fra i Santi Pietro e Paolo, dipinta nel Cinquecento dal pittore bresciano Sebastiano Aragonese; la settecentesca
Madonna con il Bambino, Sant’Elia e San Simone Stock, del veronese Simone Brentana; la
Madonna con il Bambino e San Filippo Neri di Pietro Rotari; e gli affreschi della volta della navata che ritraggono il
Salvataggio di San Pietro e l'
Angelo che abbatte gli idoli, eseguiti da Felice Cappelletti da Verona nel Settecento.
Guardando verso il
presbiterio, rialzato di due gradini e chiuso dall’abside di forma poligonale, affiancato all’esterno dalle
statue di San Gregorio Magno e di San Girolamo dello Speranza, potrete vedere il prezioso altare centrale del veronese Tomio Tomezzoli e lo splendido dipinto ottocentesco, realizzato sul soffitto della volta dell’abside dall’artista Gualfardo Lipella, che ritrae il
Trionfo della Fede.
Da non perdere sono il bellissimo
organo settecentesco, costruito da Giuseppe e Angelo Bonatti di Desenzano (BS), l’elegante
cantoria e i
confessionali in legno finemente intagliati da Nicolò e Cristoforo Gelmetti di Toscolano (BS). Nelle nicchie laterali poste vicino all’organo, potrete apprezzare le
statue di Sant’Agostino e di Sant’Ambrogio, realizzate, come le altre tre della navata, da Michelangelo Speranza nel 1723.
Nel
2012 la facciata dell'edificio, il tetto e il campanile sono stati interessati da lavori di ristrutturazione condotti dall'
architetto Narciso Revenoldi.
Curiosità
-
Vicino alla Chiesa, sul fianco settentrionale, si trova l’Oratorio edificato nel 1847, anticamente separato dalla Cappella da un tratto della cinta muraria medievale demolita nel 1904.
-
Le opere di Felice Boscaratti furono donate alla Chiesa da Almerico Gonzaga dei principi di Castiglione delle Stiviere, allora residente nell’eremo dei Camaldolesi di Garda.
-
San Pietro è il protettore dei Papi, del Lazio, di pescatori, pescivendoli, ciabattini, fabbricanti di chiavi, portieri, panettieri, ingegneri, mietitori e orologiai. San Paolo è il patrono di cordai e cestai ed è invocato contro le tempeste di mare, i morsi dei serpenti e contro la cecità.