Chiesa della Madonna del Buon Consiglio a Poggiridenti

La Chiesa della Madonna del Buon Consiglio sorge nella piazza omonima, sulla strada che porta alla Chiesa di San Fedele. 

Sembrerebbe essere stata edificata al posto di una piccola cappella seicentesca, poi trasformata in una struttura più grande nel corso del Settecento e in parte distrutta nell’Ottocento, per domandare alla Madonna di illuminare i fedeli, tenere viva la devozione delle persone di poca fede e convertire i miscredenti. 

Per un periodo la chiesa è stata abbandonata e chiusa al pubblico ed è stata riaperta solo in seguito a importanti lavori di restauro realizzati da artisti di Taveniero, che ne hanno modificato anche la struttura interna, spostando l’altare, prima posto al centro, vicino al muro dell’abside, al fine di ingrandire l’edificio. 

Della costruzione originaria oggi rimane l’abside, incorniciata dall’arco trionfale e chiusa da un muro affiancato da due pilastri realizzato in sasso a vista. 

Guardando verso l’altare, potrete ammirare il dipinto che ritrae la “Pesca Miracolosa” e ai lati le due statue del Sacro Cuore di Gesù e della Madonna Pellegrina, questa ricavata dal legno di tiglio. L’unica tela antica e preziosa, che raffigurava la Madonna del Buon Consiglio, è stata rubata ed è ora sostituita da una copia incorniciata dall’originale quadro dorato, mentre un’altra copia dello stesso dipinto si trova sulla parete della facciata. 

All’esterno, la Chiesa si presenta con un piccolo tetto di legno che ripara sia le due finestre inferriate di forma quadrata, poste sulla parete laterale, sia il portale d’ingresso proveniente dalla chiesa di San Matteo di Arigna, distrutta dall’alluvione del 1987, e realizzato, così come il pavimento, in pietra verde di Tersivio, entrambi risalenti alla fine del Seicento. Potrete poi ammirare il tetto in tegole di ardesia e una campana, a corda, che fa parte di una piccola costruzione sopraelevata che si chiama “cavaliere”. 

• Nella piazzetta antistante la Chiesa, ornata da una splendida fontana in pietra, sono presenti anche due panchine di pietra a ridosso della parete esterna che invitano alla contemplazione e che in passato servivano anche come punto di ritrovo per la gente del borgo.  
  
  
• La facciata posta a nord fino a prima dei lavori di restauro era tutta annerita, a causa dei fumi emessi dai banchetti degli arrotini ambulanti (i mulèta) e degli stagnini (magnan o parulè) che vi si fermavano davanti.  
  
  
• La statua della Madonna Pellegrina fu realizzata per la Peregrinatio Mariae, il pellegrinaggio trionfale della Vergine in tutte le parrocchie della diocesi di Como nel 1949.