La
Chiesa di San Fedele è intitolata al Santo patrono di Poggiridenti ed è la chiesa parrocchiale del paese. È situata su un poggio da cui domina dall’alto, tra i colorati vigneti, la valle e il centro abitato, offrendo a chi la visita una vista mozzafiato sul borgo e il paesaggio circostante.
L’edificio fa parte di un più ampio complesso che comprende
tre costruzioni di epoche differenti collegate tra loro: una cappella del Cinquecento, un oratorio del Seicento e l’adiacente Oratorio di Gesù Salvatore o del SS. Crocifisso, edificato nel Settecento.
La Chiesa fu costruita
tra il XVII e il XVIII secolo come ampliamento di una preesistente chiesetta duecentesca, in stile romanico, che ospitava una cospicua comunità di frati, suore e laici. Viene citata per la prima volta, infatti, nel 1251 e di nuovo viene menzionata nel 1349 nel testamento di Giacomino da Pendolasco.
L’edificio originario fu modificato una prima volta nel Quattrocento, grazie al clima favorevole che animava la valle, sempre più luogo di residenza di
ricchi e illustri signori, per poi nel Settecento venire innalzato e arricchito con bifore tamponate.
Oggi la Chiesa, a tre campate, presenta una facciata costituita da un campanile romanico con elementi barocchi, da un pronao con una piccola gradinata, da un pregiato protiro sorretto da colonne ornate con capitelli corinzi e da un portale realizzato in
pietra verde di Tresivio e sormontato da un architrave del XVII secolo su cui è inciso, tra pregiati bassorilievi, lo stemma della
casata Nobili, un’importante famiglia di Poggiridenti. Anche sui portali delle entrate laterali, sono presenti due stemmi scolpiti nella pietra, attribuibili alla famiglia dei Pendolasco.
All’interno, tra le quattro cappelli laterali e il presbiterio, potrete ammirare diverse
opere d’arte di grande pregio, come gli stalli in legno del coro risalenti al Settecento e le bellissime tele poste sugli altari. La caratteristica
pietra verde che orna il portale, è presente anche sui gradini, i pavimenti interni, la predella dell’altare, i portali della sacrestia e sulle balaustre.
Da non perdere, all’interno della cappella, è il grande affresco realizzato nel
1528 da Fermo Stella e raffigurante la
Madonna in trono col Bambino e Santi.
Potrete poi visitare l’adiacente
Oratorio di Gesù Salvatore o del SS. Crocifisso, restaurato negli anni Ottanta, dove rimarrete affascinati dalla bellezza del
ciclo di affreschi con scene della Passione, realizzati da Giovan Pietro Ligari. Anche in questo edificio, sul pavimento del presbiterio, potrete trovare la pietra verde di Tresivio, precisamente nel rivestimento della botola quadrangolare da cui si accede ad una cripta sottostante dove venivano seppelliti i conversi e su cui è incisa la scritta “
Hunc respice fimnem – Anno MDCLX”.
Curiosità
-
Nel 1514, la Chiesa di San Fedele di Pendolasco venne separata dalla chiesa matrice di San Giorgio di Montagna, grazie ad una petizione indirizzata dai fedeli al vescovo di Como in cui esponevano i motivi della loro richiesta di distacco, tra cui la grande distanza, le difficoltà del tragitto che prevedeva l’attraversamento di un torrente, quasi sempre ghiacciato nel periodo invernale, e l’aumento della popolazione che impediva al parroco di assolvere alle numerose richieste.