Descrizione
“Fu edificata con la Fronte a Oriente, nell’anno 1558, tempo in cui l’Abbazia si possedeva dalla chiara memoria del Card. Alessandro Farnese, demolita affatto l’antica con ordine toscano, struttura moderna, travertini lavorati in pilastri e cornicioni al di dentro, come pure nella facciata se bene non ancora finita, essendo appena alzata sino alla metà con 4 pilastri, sul disegno intcriore, al quale sono frapposte tre porte una delle quali è chiusa come corrispondente al campanile” (Atto notarile Clerici 1770).
Questa nuova chiesa andava a sostituire la primitiva molto più piccola di stile romanico. Il campanile ancora oggi ben conservato ci sta ampliamente a dimostrare come la chiesa gli fu attaccata essendo questa torre precedente al tempio.Il disegno iniziale della Chiesa di S. Lorenzo è attribuito al Vignola, perché lui stesso ne fa esplicita menzione in una lettera del 1568. Ma cominciata l’opera, adattando così il disegno del sommo Architetto al luogo, al tempo ed alle risorse economiche, si arrivò al 1576 anno in cui fu cambiato il disegno della facciata con quello di un gesuita Mastro Giovanni.Se il resto della fabbrica andò avanti, così non fu per la facciata il cui completamento si ebbe nel 1818. La chiesa fu così costruita, nella prima fase, terminava all’interno con l’abside affrescata, all’inizio dell’attuale presbiterio, e solo nel 1746 fu fatto l’ampliamento, abbattendo una casa ed occupando un vicolo. La Chiesa parrocchiale ora collegiata fu consacrata nel 1600 e l’iscrizione che ne ricorda l’evento è occultate dal magnifico organo installato in una cantoria in legno nel 1638, realizzato da Ennio Bonifazi.L’interno presenta una grande navata centrale con ai lati le navatelle con cappelle. L’altare principale è dedicato a S. Lorenzo il cui martirio è raffigurato nella pala del settecentesco pittore Veneziano Ceccherini.Ai lati vi sono due tele con Santa Lucia e Santa Apollonia.Nel terzo altare di destra, dedicato alla Madonna del Rosario vi è una pregevole tela eseguita da ignoto nel 1576 e contornata di lunotti raffiguranti i misteri del Rosario. Sulla navata centrale si ammira un artistico pulpito cinquecentesco con lo stemma della famiglia Caccia che concorse alla erezione della Chiesa. Prima dell’uscita, nel lato sinistro, una bellissima acquasantiera con la seguente iscrizione: S.C.O.H.F.C. A-D MDLXXXI. F. L’esterno è dominato dalla citata torre campanaria che conserva una campana molto antica (1527) e sulla facciata si possono notare le eleganti bifore alle finestre e gli stemmi in marmo dei monaci di S. Paolo e dei Cistercensi.