La
Chiesa di San Martino Vescovo è la parrocchiale di Saonara, dedicata
al Santo patrono del borgo.
Risalente al XII secolo, è stata più volte ristrutturata. La prima testimonianza dell’esistenza di un edificio religioso nel territorio di Saonara risale al
1130, ma non si hanno ulteriori notizie. Solo verso la
fine del Quattrocento la Chiesa viene menzionata in una relazione pastorale, conseguente ad una visita del Vescovo Barozzi, in cui viene descritta come una Cappella ad una sola navata, divisa per lungo da un muretto che separava l’area riservata agli uomini da quella destinata alle donne.
Nel
Cinquecento fu eretto il campanile, dotato di due campane, così com’è noto dalla visita del Vescovo Ormaneto del 1572. Durante il
Seicento, il Vescovo Gregorio Barbarigo notò che la parrocchiale era troppo piccola per accogliere i fedeli in continuo aumento, dando il via ai lavori per l’edificazione di una nuova struttura, ultimata dopo soli pochi anni, nel
1750, grazie all’impegno del parroco Don Scaramella.
Nel
1798 fu eretta una nuova
torre campanaria, sormontata da una caratteristica cupola a cipolla, e nell’
Ottocento fu completato il frontone e vi furono nuovi interventi di abbellimento e restauro. La nuova struttura fu consacrata l’
8 maggio 1915 dal Vescovo di Padova Luigi Pellizzo.
All’interno della Chiesa sono conservate opere d’arte di grande pregio: potrete vedere
un'acquasantiera con una scultura della Madonna con Gesù Bambino, entrambe in pietra tenera di Vicenza, scolpite alla fine del Cinquecento da maestri veneti; quattro magnifici
altari laterali marmorei; e un prezioso
altare maggiore, arricchito da
due statue di angeli in marmo bianco realizzate dallo scultore Giuseppe Bernardi su commissione della famiglia Bonazza.
Potrete ammirare, poi,
una pala dipinta nell’abside che ritrae
San Martino che dona parte del suo mantello al povero, realizzata dall’artista padovano Vincenzo Gazzotto nella seconda metà dell’Ottocento, e
due tele, situate ai lati del presbiterio ed eseguite dal Vicari nel 1860, che riproducono
scene del Vecchio Testamento.
Nel
2009 la Chiesa è stata interessata da una
ristrutturazione totale delle parti murarie, degli arredi e delle tele dipinte, ed è stata inaugurata nel dicembre dello stesso con la celebrazione di una Messa Solenne da parte del Vescovo Antonio Mattiazzo.
Curiosità
-
Gli altari laterali e l’altare maggiore un tempo erano collocati nella Chiesa di Sant'Agostino di Padova.
-
San Martino di Tours è uno dei primi Santi non martiri proclamati dalla Chiesa cattolica ed è venerato anche nella religione ortodossa e in quella copta. Viene raffigurato tradizionalmente nell’atto di donare il suo mantello ad un povero: questa usanza deriva dall’antico racconto secondo cui Martino, soldato romano, mentre svolgeva il suo ruolo di guardia notturna a protezione delle guarnigioni, incontrò un mendicante sofferente per il freddo e, impietositosi, gli donò metà del suo mantello. La notte seguente gli apparve in sogno Gesù, vestito della metà del mantello, che rivolgendosi ai suoi angeli indicò Martino come colui che lo aveva vestito. Al risveglio, il mantello del soldato era integro. San Martino, festeggiato l’11 novembre, è il protettore, tra gli altri, anche di albergatori, cavalieri, mendicanti, militari, osti, sarti, vendemmiatori e viticoltori.